Vicenza, rapina in banca: l’antifurto fa scappare il ladro armato

Mancava poco all’orario di chiusura quando un uomo a volto coperto si è introdotto nella Banca popolare di Vicenza a Bussolengo. In quel momento era presente un solo cassiere nella filiale ma ci ha pensato l’allarme a mettere paura al malvivente.

Attimi di paura quelli vissuti intorno alle 13.30 di venerdì nella filiale della Banca popolare di Vicenza a Bussolengo, in via Verona, quando un bandito, con il volto coperto da occhiali da sole e un berretto da baseball calato sulla testa, è entrato e, minacciando il dipendente con una pistola, gli ha intimato di consegnargli i soldi contenuti nella cassa. All’interno della filiale in quel momento era presente solamente un cassiere, in quanto si avvicinava l’ora della chiusura.

Tuttavia non tutto è andato secondo i suoi piani, poiché poco dopo aver richiesto il contante è scattato l’allarme della banca e il rapinatore, terrorizzato, è scappato a gambe levate prima che arrivassero i carabinieri. Da un primo accertamento dei militari dell’Arma locali, pare che l’uomo abbia usato una pistola giocattolo. Non si spiegherebbe altrimenti come sia potuto passare indenne dal metal detector, installato nella bussola di accesso alla sala.

L’uomo, dopo aver udito l’allarme, è scappato velocemente a piedi: probabilmente aveva un mezzo parcheggiato poco distante. I carabinieri hanno subito fatto partire le indagini per risalire all’autore della tentata rapina. I primi dettagli lo descrivono come italiano senza un particolare accento dialettale e di media corporatura. Data la dinamica è probabile che non si tratti di un professionista, questo almeno è ciò che lascia pensare la sua repentina fuga dall’edificio. “

Fonte: Verona Sera

 

Spioncino della porta e catena di chiusura, tutorial di montaggio

Il nostro sito con il blog collegato approfondisce tutti gli aspetti legati alla sicurezza ed in particolare di antifurti, ricordando che questi scattano quando il ladro è dentro casa o quando tenta di entrare. Prevengono il furto, vero!

Ma si può prevenire anche il semplice avvicinarsi alla casa?

Domanda che apre un mondo di risposte pratiche e di riflessioni ma noi qui parliamo soprattutto di strumenti pratici, antifurti e buoni infissi rappresentano i primi importanti deterrenti.

Vediamo in questo articolo specifico, il discorso delle porte esterne, delle catene di sicurezza e dello spioncino. Sicuramente l’aspetto esteriore di una casa può incidere, ad esempio una porta robusta, dotata di serratura antiscasso, catena di sicurezza e spioncino rappresentano degli strumenti importanti ma come si montano questi tre strumenti? In genere è il fabbro ad occuparsi di questo lavoro e le moderne porte antiscasso sono già dotate di questi strumenti. Noi qui vogliamo solo vedere alcuni elementi collegati all’inserimento di questi strumenti, in particolare lo spioncino che ci consente di poter vedere chi bussa alla porta, e la catena di sicurezza che è un ulteriore strumento di prevenzione.

Come montare uno spioncino sulla porta?

C’è bisogno dei seguenti strumenti:

  • piastrina di acciaio;
  • matita, succhiello;
  • viti;
  • cacciavite;
  • catena d’acciaio;
  • nottolino;
  • trapano;
  • spioncino;
  • una moneta.

Adesso leggete questi passi. Per prima cosa, collocate la piastrina della catenina sulla porta in posizione centrale sul bordo di apertura di questa e contrassegna con una matita dove dovrete fare i fori di fissaggio della stessa piastrina. Adesso pratica dei fori d’invito, con un succhiello, per le viti di fissaggio, quindi monta la piastrina sulla porta serrando le viti stesse con l’apposito cacciavite. Una volta che avrai eseguito questa lavoro, avvita parzialmente la vite inferiore della piastra di sostegno della catena sul montante del telaio, quindi infilate la catena e serrate a fondo le viti. Adesso, per bloccare la porta, infilate il nottolino nella feritoia della piastrina, la lunghezza della catena dev’essere tale da impedire che dall’esterno si possa sfilare il nottolino. A questo punto, per poter realizzare uno spioncino nella porta, dovrai iniziare a segnare a livello del tuo occhio un segno con la matita, punto in cui applicherai lo spioncino. Una volta fatto, dovrai passare a praticare un foro di diametro pari a quello del corpo dello spioncino, magari utilizzando un trapano a manovella, in modo da evitare scheggiature. Quando avrai eseguito il foro, dovrai infilare il corpo dello spioncino dall’esterno, in modo che la flangia attorno alla lente si appoggi bene contro la porta stessa. Una volta eseguita questa operazione, avvita l’oculare dall’interno, che è quello con il coperchietto imperniato, e serralo bene usando una moneta come cacciavite. Una volta fatto controlla che lo spioncino non si muova.

Forse, ti potrebbe interessare anche avere un preventivo per un antifurto perimetrale esterno per la tua casa.

La forchetta che si trasforma in un blocca serratura, ecco il tutorial

Su Internet si vedono davvero tanti video dedicati al fai da te in termini di sicurezza, alcuni sono diventati virali come ad esempio un video che mostra come trasformare una forchetta in un ferma serratura per quando siamo dentro casa. Si tratta di un metodo davvero interessante per fermare porte e finestre, in sostanza con alcuni piegamenti e tagli, la forchetta consente di bloccare dall’interno la porta. Guardate il video tutorial.

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Chiaro che seppure semplice ed intuitivo, trasformare una forchetta in un blocca serratura non può garantire completamente la sicurezza di una casa di fronte a furti organizzati e precisi. E’ un video interessante perché mostra, come tanti altri viral tutorial presenti in Youtube, come certi strumenti si costruiscano su azioni e strumenti semplici. La tecnica e tecnologia di protezione della casa parte da questa semplicità ma poi aggiunge tutta una ricerca che ha potenziato al massimo i sensori di rivelamento e di indirizzamento dati e segnali. Ricordiamo brevemente da che cosa è composto un sistema di antifurto. Troviamo infatti i sensori di rilevamento, la centralina e l’allarme. La centralina coordina il tutto, nel senso che riceve i dati e le segnalazioni dei sensori sparsi nei punti strategici della casa e invia i segnali agli allarmi o direttamente al proprietario quando si tratta di un sistema dotato di ripetitore telefonico. Per ora è tutto e vi invitiamo a leggere il nostro sito e il nostro blog dedicato alla sicurezza e alla protezione della casa.

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Contributo a fondo perduto per antifurto e sicurezza in Lombardia del 50% per i negozi grazie al Bando sicurezza: 2,4 milioni di euro

“Vogliamo fare sentire la vicinanza di Regione Lombardia ai titolari di esercizi commerciali aiutandoli concretamente nella prevenzione e nella dissuasione di furti, rapine, atti di vandalismo e altri reati legati alla microcriminalità, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. l bando mira in particolare a supportare interventi specifici per la sicurezza (sistemi di video allarme antirapina, videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico, antitaccheggi), nonché l’acquisto di dispositivi di pagamento per la riduzione del flusso di denaro contante”.

Contributo a fondo perduto per antifurto e sicurezza in Lombardia

Sono le parole del consigliere regione NCD Mauro Piazza, si tratta di un piano di investimenti messo a disposizione dalla Regione Lombardia e rivolto agli esercizi commerciali presi sempre più di mira da furti, rapine notturne e minacce. Un piano che coprirà una parte delle spese per l’installazione di sistemi di video allarme antirapina, videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico, antitaccheggi.

La Regione Lombardia rende disponibile una dotazione finanziaria complessiva di euro 2.435.000,00 trasferita a Unioncamere Lombardia per la realizzazione e le gestione del bando. Alle categorie individuate come maggiormente a rischio (gioiellerie, farmacie, tabaccai, distributori di carburanti, profumerie) vengono destinate risorse pari al 70% della somma (euro 1.704.500,00); il restante 30% (euro 730.500,00) è destinato alle rimanenti categorie (negozi di telefonia, abbigliamento, bar e ristoranti).

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle sole spese considerate ammissibili. Per le categorie a rischio maggiore l’investimento massimo ammissibile è fissato in 10.000 euro; per le altre categorie è fissato in 5.000 euro. Per entrambe le categorie l’investimento minimo è fissato in 1.000 euro.

Il modulo di prenotazione è sul portale www.bandimpreselombarde.it; lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto dal 15 al 31 Gennaio 2015, mentre il contributo sarà erogato alle imprese beneficiarie entro il 15 luglio 2015 al termine dell’istruttoria formale e della successiva verifica della rendicontazione delle spese sostenute.

Contatta BG Solution srl per avere maggiori informazioni riguardo al contributo per la sicurezza.

 

Fonte: Resegone Online e BIL

Antifurto case per anziani e fragili, ecco una tragica storia dalla Versilia

Può essere una buona idea quella di pensare anche alla sicurezza dei nostri cari, si possono installare degli antifurto per case di genitori anziani o parenti fragili con collegamento telefonico o digitale verso i nostri dispositivi, ci consente anche se abitiamo lontano o siamo fuori casa per la maggiorparte del tempo di vigilare la situazione e intervenire in caso di necessità. Ascoltate questa storia e capirete il perché vi diamo questo consiglio.

Per rubare nelle case, i rapinatori seriali affinano tecniche e metodi di intrusione ed evasione dai controlli sempre più sofisticati ed efficaci. Il settore dei sistemi di difesa e controllo per prevenire furti ed intrusioni è sempre in movimento insieme alle forze dell’ordine impegnate ogni giorno a controllare, prevenire e intervenire quando furti e rapine avvengono nelle case, nei negozi e in altre tipologie di proprietà private. La storia che vi raccontiamo oggi è avvenuta in Toscana a Viareggio e ad essere vittime di una serie di furti sono state delle donne anziane che sono state drogate da una donna che era riuscita a conquistare la loro fiducia e ripagarla con sostanze che alteravano lo stato di coscienza e permettere così il furto delle abitazioni.

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La Procura della Repubblica, Tribunale di Lucca, ha emesso un provvedimento di carcerazione per una donna di 42 anni pluripregiudicata per reati predatori e contro il patrimonio, colpevole di ben 12 eventi delittuosi, tra cui rapine e furti in abitazione, commessi in Viareggio tra il 2012 e il 2013 e che hanno destato particolare clamore nell’opinione pubblica. Le denuncie contro le attività di questa donna sono iniziate nel 2012 e avevano la particolarità di riferire furti in appartamenti senza segni di rottura o violenti tentativi di ingresso nei locali. Dai racconti, gli inquirenti sono riusciti ad individuare un filo comune, il rapporto con una donna che frequentava anche ambienti scolastici e sportivi dei nipoti. Leggiamo sul Versilia Today: “Di fatto, le vittime, sempre sentite singolarmente, narravano come la donna, coi suoi modi affabili, si fosse guadagnata la loro fiducia.

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Fiducia che le aveva dato la possibilità di accedere alle abitazioni della vittime senza destare sospetto alcuno, se non quello, però valutato “col senno di poi”, che dopo ogni visita, si constatasse che erano stati sottratti monili presenti nell’abitazione. In altre occasioni la donna sottraeva con abilità le chiavi degli appartamenti alle vittime designate procedendo al furto all’interno degli stessi quando i proprietari erano momentaneamente assenti”.

Sulle donne anziane agiva nel seguente modo: tra i capi di accusa addebitati alla donna, emerge quello di rapina perpetrata ai danni di anziane signore, da lei conosciute, con l’aggravante della violenza consistente nel porre la vittima in stato di incapacità di intendere e di volere mediante somministrazione di un potente sedativo. Il modus operandi in questi casi era sempre lo stesso: con una scusa riusciva ad entrare all’interno dell’abitazione di ignare vecchiette da lei conosciute e con affabilità si faceva preparare un caffè che puntualmente “drogava” con potenti medicinali che provocavano lo stordimento della vittima. Una volta che queste ultime perdevano conoscenza procedeva a ripulire l’appartamento”.

Questa storia è una delle tante che si sente sui modi di intrusione e furto negli appartamenti, soprattutto di persone fragili come gli anziani. Un buon sistema di antifurto e videosorveglianza anche nelle case dei parenti più fragili o dei genitori, è un modo per prevenire spiacevoli e tragici episodi.

Abitazione sicura

casa sicura

Abitazione sicura

  • Rendi sicure porte e finestre. Ideale è una porta blindata con serratura antifurto e spioncino.
  • Se puoi installa in casa un sistema di antifurto elettronico o vetri antisfondamento.
    In alternativa è sempre valido il ricorso alle grate, purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri.
  • Se l’interruttore della luce è all’esterno, proteggilo con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa staccare la corrente.
  • E’ meglio non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore.
  • Ricordati che luce e rumore tengono lontano i malviventi: se sei solo tieni accesa la luce in due o più stanze per simulare la presenza di più persone.
  • Se sei in casa tieni la porta protetta col paletto o la catena di sicurezza;

se ti senti in pericolo chiama subito il 113.

  • Se hai bisogno della riproduzione di una chiave incarica una persona di fiducia evitando possibilmente di riportare su targhette nome e indirizzo.
  • Se perdi la chiave di casa o subisci uno scippo o un borseggio, cambia la serratura.
  • Assicurati, uscendo e rientrando, che la porta di casa ed il portone del palazzo restino ben chiusi.
  • Non far sapere, fuori dall’ambiente familiare, se in casa ci sono oggetti di valore o casseforti né dove si trova la centralina dell’allarme.

Fonte Polizia di Stato

Grave rapina all’ospedale di Brescia

porto d armi uso sportivo

Una grave rapina ha creato panico e paura nell’ospedale di Brescia, tre persone sono entrate con violenza nella guardiola all’ingresso dell’ospedale armati di pistola. Hanno presso d’assalto la cassa minacciando il personale di servizio, i vigilantes sono stati legati per portare a termine il furto, hanno preso tutto l’incasso della giornata e sono scappati. I tre rapinatori dell’Ospedale di Brescia non hanno tenuto conto delle videocamere di servizio attive, le riprese saranno usate dagli inquirenti per ricostruire le dinamiche della rapina e risalire così ai tre ladri, stanno lavorando sul fatto i carabinieri di Brescia. Ecco il racconto di Bresciaoggi.it.

I RAPINATORI sono entrati con il Fiorino dall’ingresso sulla sinistra rispetto a quello principale. Un ingresso per i dipendenti, sempre aperto. Le due guardie giurate vedendo avvicinarsi un Fiorino con ogni probabilità hanno ritenuto di non avere nulla da temere. L’hanno lasciato avvicinare. E i tre rapinatori non chiedevano di meglio. Hanno disarmato le guardie giurate minacciandole con pistole. Poi, secondo una prima ricostruzione, li hanno costretti ad aprire la cassaforte. All’interno c’erano circa 30-35mila euro, l’incasso dei poliambulatori.

IL DIRETTORE GENERALE dell’Ospedale Civile Ezio Belleri ha commentato: «La cosa importante è che non sia successo niente a pazienti, dipendenti e guardie. Rimane una cosa molto spiacevole, che questo sia avvenuto in un luogo dove c’è gente che soffre». (Fonte: http://www.bresciaoggi.it)

 

Dati Istat al consumo: ecco il maggior investimento degli italiani per la casa

Risparmio elettricità, riscaldamento e condizionamento, sicurezza privata. Quando si parla di investimento degli italiani per la casa i dati sono chiari, le famiglie vogliono case che producono poche bollette, che siano ben riscaldate (o fresche d’estate) e che siano sicure.

E’ uscito il nuovo rapporto Istat e i dati del rapporto ai consumi sono i seguenti. Le famiglie dichiarano di aver effettuato investimenti sul fronte del risparmio energetico negli ultimi 5 anni: oltre la meta’ (54,1%)per ridurre le spese per l’energia elettrica, il 21,4% per le spese di riscaldamento dell’abitazione, il 15% per il riscaldamento dell’acqua e, infine, il 10% per il condizionamento. Nel corso della presentazione del rapporto (realizzato in collaborazione con l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e il Ministero dello Sviluppo Economico), il presidente dell’Istat Giorgio Alleva, ha fatto notare che occorre sempre maggiore consapevolezza della necessita’ di ripensare il sistema energivoro per adottare un modello di risparmio di energia, con l’opportuna diversificazione delle fonti. I dati raccolti dall’Istat – ha sottolineato – consentiranno un monitoraggio sugli obiettivi del ‘pacchetto clima-energia’.

L’investimento sul fronte della sicurezza è leggermente dimezzato, fino al 2004 le famiglie erano più disposte ad investire su un sistema di allarme per la propria casa. I costi degli impianti di allarme sono dimezzati rispetto al passato, anche perché la concorrenza ha creato molti prodotti innovativi e l’espandersi degli impianti Wifi ha migliorato semplificando l’installazione di un sistema antifurto efficace. Nel nord, la spesa per la difesa da furti in casa ha registrato un notevole aumento, una recente ricerca ha dimostrato come le persone spendino di più in impianti di antifurto e serramenti, questo perché sono notevolmente aumentati i casi di furti in villa e le rapine nei negozi.

 
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Sensori volumetrici PET: Gli animali fanno scattare gli antifurti di casa?

Gli animali domestici fanno scattare gli antifurti di casa? La risposta è si se non si sono scelti dei sensori volumetrici PET sia di movimento che visivi.

Come abbiamo spiegato più volte i sensori dell’antifurto sono gli elementi collegati nei vari punti della casa che analizzano il movimento e l’area e inviano il segnale di violazione alla centralina che fa scattare l’allarme e la chiamata se l’antifurto è dotato di collegamento telefonico.

I sensori volumetrici pet si basano sull’utilizzo di un microprocessore o una doppia tecnologia di elaborazione delle informazioni. In sostanza sono evoluti per essere sottoposti in aree che seppure non vedono presenza umana per un determinato periodo sono suscettibili di presenza e movimento creato dagli animali domestici presenti o anche dal movimento delle foglie e del vento. In commercio esistono molti sensori volumetrici Pet o comunque di alta sensibilità. La nostra ditta sceglie sempre i migliori prodotti garantiti da controlli e certificazioni idonee.

Se avete animali in casa e volete proteggere il vostro ambiente domestico da intrusioni e furti la nostra squadra sceglierà per voi la migliore soluzione, con un progetto adhoc di difesa della casa e l’installazione di specifici sensori volumetrici pet. Le nostre soluzioni si adattano anche a situazioni più complesse dove la presenza degli animali non è di puro piacere ma legato ad attività agricola, produttiva e professionale.

Il discorso qui è più complesso perché sono diversi gli elementi da considerare e si entra in un discorso aziendale. Per difendere al meglio una proprietà con animali da pascolo e produzione si può usare un sistema integrato di sensori e videosorveglianza che integra sia un controllo perimetrale che di movimento, elemento importante visto che il furto di bestiame e animali è sempre più frequente e fatto soprattutto di notte o nei momenti di assenza o riposo dei fattori e dei lavoratori collegati.

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Mantova, boom di richieste per sistemi di allarme e antintrusione

Nella zona di Mantova scatta la corsa all’antifurto, sistemi di allarme e alle porte blindate, il numero di cittadini e negozianti che si rivolgono ad aziende di installazione allarmi o montaggio di cancelli e serramenti blindati è in aumento con il numero di reati contro il patrimonio e le proprietà consumati in questo ultimo anno. Villette e case isolate sono prese di mira nei periodi di festa, durante l’estate e soprattutto nelle notti dei week end. Si approfitta della non presenza dei proprietari oppure della minore vigilanza. La paura maggiore degli abitanti è quella di svegliarsi con il ladro in casa e alla richiesta di un sistema di allarme e di porte o finestre antintrusione si aggiungono anche le videocamere di sorveglianza.

Molti negozianti e cittadini sono incentivati anche dalle detrazioni fiscali applicate all’interno delle opere di ristrutturazione o dei lavori connessi al settore casa. Infatti, è la paura di un costo esorbitante che prima teneva lontane le persone dai sistemi di allarme. Oggi la situazione è cambiata perché il mercato ha immesso sistemi di allarme senza fili alla portata di tutti i portafogli e senza la necessità di un lavoro elettrico più complesso la spesa si riesce ad ottimizzare al meglio. Se anche voi volete difendere al meglio la vostra casa da furti e intrusioni potete visitare la nostra pagina dedicata all’installazione antifurti senza fili o installazione videosorveglianza con sistema sonoro applicato . Si consiglia di programmare l’installazione di un antifurto prima del periodo estivo o comunque delle grandi partenze per ferie e vacanze, come Pasqua e Natale, perché prevenire è meglio che curare.

Vuoi sapere quanto costa un antifurto?

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