Suzzara,processati quattro ladri di appartamento molto organizzati

Qualche volta la cronaca ci regala delle notizie importanti, soprattutto quando si tratta di furti in appartamento e ladri di appartamento arrestati. E così sulla Gazzetta di Mantova troviamo la storia di una banda di ladri professionisti arrestati e processati. Ecco il racconto.

” Stangata in tribunale per i quattro giostrai piemontesi, componenti di una gang di professionisti del furto in appartamento, arrestati mercoledì a Suzzara con arnesi da scasso, ricetrasmittenti con auricolare e mezzo chilo di gioielli rubati. Hanno tutti patteggiato, per avere uno sconto di pena: Alessandro Renard, 44 anni, quattro anni e mezzo; Giacomino Vailatti, 18 anni, Gianni Diclandi, 30 anni e Luciano Iussi, 19 anni, tutti tre anni e otto mesi di reclusione. Una pena piuttosto pesante _ le accuse erano furto in abitazione, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale in concorso _ addolcita solo dal fatto di aver risarcito l’ultima vittima con duemila euro e la restituzione degli ori di famiglia. Al termine dell’udienza il giudice ha prescritto per tutti gli arresti domiciliari.

I quattro ladri di appartamento, sorpresi dopo l’ultimo furto, sono stati protagonisti di un movbimentato tentativo di fuga nel corso del quale hanno cercato di speronare l’auto dei carabinieri, e sono anche finiti contro un muretto. Si sono fermati solo quando si sono trovati le pistole dei militari puntate contro.

Il furto che li ha messi nel mirino dei carabinieri è stato messo a segno in via Cantore a Suzzara, nella casa di un operaio. Per cercare di sfuggire alla cattura, i quattro sono saliti a bordo di un’auto, una Seat Leon,
risultata di una pregiudicata cuneese. Proprio sull’auto sono stati trovati gioielli in oro per un peso di oltre quattro etti. I carabinieri hanno sequestrato anche quattro radioline portatili con cuffie auricolari con cui i quattro malviventi comunicavano durante i raid”.

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Sassi contro il Trony, ecco il video che ha sgamato il ladro in bicicletta

L’importanza della videosorveglianza per un centro commerciale e un negozio sono evidenti in questo video riportato Alto Adige Video. Viene ripresa la vetrina di un Trony spaccata da una ladro e che però è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza collegate alla stazione dei carabinieri.

Il ladro era in bicicletta, ha iniziato a prendere a pietrate la vetrata del negozio di tecnologia. L’uomo è stato fermato dai carabinieri prima che riuscisse ad entrare nell’esercizio.

Si vede proprio l’uomo che lancia la pietra, la riprende e ci riprova diverse volte lanciando. Dopodiché si avvicina al vetro e inizia a lavorare di mano per cercare di romprere il vetro. In genere i ladri organizzati utilizzano la tecnica dell’ariete, ovvero per rompere un’intera vetrata utilizzano direttamente l’automobile per entrare. Si vede alla fine del video, gli agenti che intervengono tempestivamente, la segnalazione è diretta perché come potete vedere, il servizio di videosorveglianza è collegato alla centralina delle Forze dell’ordine.

Video sorveglianza alto adige

Vicenza, rapina in banca: l’antifurto fa scappare il ladro armato

Mancava poco all’orario di chiusura quando un uomo a volto coperto si è introdotto nella Banca popolare di Vicenza a Bussolengo. In quel momento era presente un solo cassiere nella filiale ma ci ha pensato l’allarme a mettere paura al malvivente.

Attimi di paura quelli vissuti intorno alle 13.30 di venerdì nella filiale della Banca popolare di Vicenza a Bussolengo, in via Verona, quando un bandito, con il volto coperto da occhiali da sole e un berretto da baseball calato sulla testa, è entrato e, minacciando il dipendente con una pistola, gli ha intimato di consegnargli i soldi contenuti nella cassa. All’interno della filiale in quel momento era presente solamente un cassiere, in quanto si avvicinava l’ora della chiusura.

Tuttavia non tutto è andato secondo i suoi piani, poiché poco dopo aver richiesto il contante è scattato l’allarme della banca e il rapinatore, terrorizzato, è scappato a gambe levate prima che arrivassero i carabinieri. Da un primo accertamento dei militari dell’Arma locali, pare che l’uomo abbia usato una pistola giocattolo. Non si spiegherebbe altrimenti come sia potuto passare indenne dal metal detector, installato nella bussola di accesso alla sala.

L’uomo, dopo aver udito l’allarme, è scappato velocemente a piedi: probabilmente aveva un mezzo parcheggiato poco distante. I carabinieri hanno subito fatto partire le indagini per risalire all’autore della tentata rapina. I primi dettagli lo descrivono come italiano senza un particolare accento dialettale e di media corporatura. Data la dinamica è probabile che non si tratti di un professionista, questo almeno è ciò che lascia pensare la sua repentina fuga dall’edificio. “

Fonte: Verona Sera