Molto tempo fa si parlò dell’allarme a ultrasuoni, ecco le sue particolarità

Arrivano tempi difficili per i ladri. Il famoso rapinatore di banche Willie Sutton e i suoi colleghi dalle abitudini notturne non avranno vita facile, perché negli edifici americani sta per entrare un nuovissimo tipo di antifurto. Basta un movimento dell’aria per farlo scattare. Nessun suono, per lo meno nessun suono udibile dall’essere umano, avviserà il malintenzionato che la polizia è già dietro l’angolo. È arrivato l’ allarme a ultrasuoni.

Era più o meno questo il tono degli articoli che uscirono sui giornali nell’ottobre del 1953. Per esempio, il Time Magazine scriveva: “ Un nuovo tipo di allarme è stato brevettato la scorsa settimana, e già mette un freno al business dei ladri. Sviluppato da Samuel M. Bagno e prodotto dalla Alertronic Corp. di Long Island City, l’allarme ha uno o più altoparlanti che generano onde sonore a una frequenza di 19mila Hz. Troppo alta per essere udita dall’orecchio umano, il cui limite è di circa 18mila Hz. Banche e uffici sembreranno non avere alcun sistema di allarme, quando ogni centimetro cubo di aria sarà invece sottoposto a rapida vibrazione”.

Si trattava del primo sensore di movimento sviluppato per uso civile e non militare e il brevetto Method and apparatus for detecting motion in a confined space veniva riconosciuto al suo inventore esattamente il 13 ottobre 1953, a sei anni dalla richiesta.

Samuel M. Bagno ( 56 brevetti all’attivo, tra cui uno dei primi sistemi di allarme ottici), stava infatti lavorando da tempo su un sistema di allarme per luoghi chiusi che sfruttasse la stessa tecnologia dei radar per sottomarini usati durante la Seconda Guerra Mondiale. Il principio sfruttava l’ effetto Doppler: un dispositivo emetteva onde sonore a una frequenza elevata; queste viaggiavano per la stanza, fino a raggiungere dei microfoni collocati all’interno della sala e settati per riceverle; se tutto rimaneva immobile, le onde arrivavano a destinazione con una frequenza attesa (più o meno la stessa di partenza); al contrario, se qualcosa di inatteso muoveva l’aria, la frequenza variava e le forze dell’ordine venivano avvisate all’istante.

I primi sistemi sviluppati da Bagno negli anni ’40 non erano perfetti: c’era da risolvere il problema dei punti bui e dei falsi allarmi. Il modello del 1953, messo poi in commercio, li aveva risolti, e la sensibilità poteva essere settata, in modo che l’incursione di un topolino non facesse scatenare il panico nelle centrali di polizia.

“ Il sistema si basa sull’accelerazione dell’aria non prevista in uno spazio chiuso – scriveva Bagno nella domanda di brevetto – È particolarmente adatto per i ladri, ma può essere usato anche per gli incendi o per avvertire che una finestra è stata rotta”.

Questo tipo di antifurti fu utilizzato per circa un ventennio. Poi, negli anni ’80, fu rimpiazzato con altri basati sugli infrarossi. Per i nostalgici che volessero costruirsi un Ultrasonic alarm, ecco come fare, spiegato passo passo in un articolo del 1966 della rivista Popular Electronics.

Fonte

Sistemi di Allarme Brescia, ecco il servizio completo di BG Solution

La nostra professionalità è tutta rivolta all’attenzione per la sicurezza e la prevenzione anticrimine. Dal 2008 il gruppo BG Solution si occupa di allarmi professionali e videosorveglianza per tutta la zone di Brescia e Provincia, i nostri servizi professionali coprono anche tutta la zona del Lago di Garda.

Allarmi professionali, sopralluoghi e preventivi gratuiti sono i tre ingredienti della nostra serietà professionale. Non ci può essere vera sicurezza senza uno studio preciso dell’ambiente da difendere, del contesto in cui si opera delle esigenze dei clienti e dei proprietari.

Il nostro servizio di assistenza Allarme Brescia risponde a tutte le necessità di sicurezza: civili, industriali, commerciali e militari. Offriamo diverse soluzioni per garantire diversi livelli di sicurezza adeguati all’effettivo rischio e riducendo i costi del cliente anche con un’opera di prevenzione per i danni da furto e rapina con spaccatura degli ambienti.

BG Solution vende impianti di allarme su Brescia per i seguenti ambienti: case, uffici, aziende, parchi, enti pubblici, terreni e locali. Fissando un appuntamento con i nostri uffici potrete usufruire di un sopralluogo personalizzato e gratuito, un momento di incontro importante anche per conoscere i primi termini e gli elementi di un tema così complesso come quello legato alla sicurezza e alla prevenzione di furti e rapine.

I nostri tecnici, selezionati, qualificati e soprattutto affidabili nell’installazione di impianti d’allarme e videosorveglianza a BRESCIA: competenza che si estende sia su impianti d’allarme Brescia per case e residenze, sia su impianti allarme Brescia per aziende o uffici. Nel nostro catalogo di sistemi Allarme Brescia troverete:
Sistemi allarme a 2 telecamere
Sistemi allarme a 4 telecamere
Sistemi allarme a 8 telecamere
Sistemi allarme a 16 telecamere
Sistemi allarme ip
Sistemi allarme autoconfiguranti
Sistemi allarme wireless
Sistemi allarme ad alta sicurezza
Sistemi allarme cablati
Sistemi allarme over ip
Sistemi allarme speed dome

 

Furti Lago di Garda, diversi arresti e tanta prevenzione anticrimine

I servizi anticrimine svolti dai Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda nelle principali località turistiche, hanno consentito nella giornata di ieri quattro arresti in flagranza di reato di furto aggravato e tre denunce a piede libero.

Il primo episodio si è verificato a Garda, dove tre giovani veronesi, di cui uno minorenne, hanno rubato una motocicletta davanti a un supermercato: i Carabinieri della Stazione di Bardolino si sono attivati immediatamente per le ricerche, rintracciando i responsabili mentre tentavano di allontanarsi dal luogo del furto. Il 22enne e il 30enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati, mentre il 16enne, studente incensurato, è stato denunciato in stato di libertà, oltre ad essere contravvenzionato perchè guidava la moto rubata senza patente. Il veicolo è stato restituito al proprietario.

Il secondo episodio si è verificato nella zona del porto di Pacengo, dove due giovani coppie hanno asportato la borsa di una turista, fuggendo a bordo di un’Alfa Romeo di colore blu; l’allarme immediato ha determinato lungo le vie di fuga una rete di posti di blocco, nelle cui maglie è incappata l’auto dei due ragazzi che dopo essersi separati dalle rispettive complici hanno tentato invano di allontanarsi. I Carabinieri della Stazione di Lazise, riconoscendo la medesima auto notata da alcuni testimoni sul luogo del furto, hanno bloccato e tratto in arresto i due veronesi di 21e 24 anni. Poco dopo sono state rintracciate anche le giovani complici, denunciate in stato di libertà per trascorsa flagranza di reato, ed è stata recuperata la borsa con tutto il suo contenuto.

Gli arrestati stamattina sono stati giudicati presso il Tribunale di Verona con rito direttissimo, a seguito del quale è stato convalidato il loro arresto con successiva remissione in libertà.

Fonte

Videocamere di sorveglianza, due rapinatori su tre riconosciuti e arrestati a Folzano

Videocamere di sorveglianza, due rapinatori su tre riconosciuti e arrestati a Folzano

Grazie alla videocamere di sorveglianza, la Squadra Mobile di Folzano è riuscita ad arrestare due di tre rapinatori che venerdì mattina dopo le nove hanno fatto irruzione nella filiale di una Banca Popolare di Vicenza. Gli uomini non erano due ma bensì tre ed oltre ad essere stari riprese dalle videocamere di sorveglianza sono stati descritti sia dal direttore che da un impiegato dell’istituto di credito. Il confronto delle informazioni cone le immagini fornite dalle videocamere di sorveglianza hanno permesso di individuare rapidamente almeno due dei rapinatori.

L’arresto e la ricerca del terzo rapinatore

L’arresto è avvenuto proprio sotto la casa dei due, i poliziotti hanno atteso il loro ritorno. La prova inconfutabile delle loro responsabilità sono stati gli zaini pieni non solo dei duemila euro che hanno soffiato alla banca ma anche degli strumenti che hanno utilizzato quindi parrucche e pistole scacciacani.

Le due persone residenti in città avevano una ventisette anni ed è di Botticino, la seconda ha 58 anni. Erano già noti alle forze dell’orine per altri reati di furto, rapina ed estorsione inoltre il secondo è un sorvegliato speciale. Manca un terzo uomo che è riuscito a fuggire alla cattura, non si sa le videocamere di sorveglianza lo hanno ripreso e quindi sia facilmente individuabile come i primi due complici. Risulta all’interno delle descrizioni fornite dalle vittime interne alla banca. La fuga potrebbe avere le ore contate visto che la Squadra Mobile è sulle sue tracce ma ancora non si hanno notizie definitive anche su un possibile riconoscimento.

 

Brescia rapine in strada: compie quattro estorsioni e viene arrestato dopo due ore

Brescia rapine in strada: quattro estorsioni a danni di donne

Dopo quattro rapine in strada in due ore ai danni di donne anziani e passanti in strada, un ragazzo di venticinque anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato. L’uomo era scappato da una comunità di recupero per tossicodipendenti. Camminava per il centro di Brescia inizialmente spaventando soltanto anziane e giovane, successivamente ha iniziato ad estorcere denaro con la violenza. Solo dopo due ore di rapine in strada la polizia di Stato è riuscita a bloccare il rapinatore seriale che ha colpito ben quattro persone.

Il giovane ha venticinque anni ed è di Grosseto, ricoverato presso Desenzano è scappato dalla comunità. La sua scorribanda inizia alle otto di sera e la prima vittima si trovava in via dei Mille. Si tratta di una signora settantenne che oltre ad essersi vista portare via la borsa è stata ritrovata a terra a causa di una violenta spinta. Quando è avvenuta la rapina della prima persona erano presenti diverse persone che hanno aiutato sia la passante a rialzarsi sia gli agenti della Polizia di Stato a riconoscere l’uomo attraverso una fotografia mentale.

Brescia rapine in strada –  la paura delle vittime, il riconoscimento e l’arresto

La seconda delle rapine in strada è avvenuta alle ore 21.40 in via Cavallotti, questa volta però gli è andata male perché le urla delle ragazze minacciate lo hanno costretto alla fuga. Il rapinatore arriva in Via Cavour dove riesce a rubare 50 euro a due passanti e l’ultima estosrisone avviene in Via Garibaldi. Tutti i dettagli raccolti e le segnalazioni hanno permesso alla polizia di agire e poter arrestare dopo due ore il venticinquenne che è sottoposto agli arresti per estorsione e rapina continuata.

 

Furti in abitazione, bisogna aumentare i controlli e la prevenzione

Il dato nel rapporto della Polizia di Stato presentato durante le celebrazioni per il 163° anniversario. Il questore Reccia: controlli intensificati sul territorio. 

Raddoppiano i furti in abitazione a Mantova e nell’hinterland, lievitando dai 127 denunciati nel 2013 ai 240 del 2014. Dato ancora più inquietante se rapportato a quello del 2012, quando i furti erano stati 168. La cifra è nel rapporto sull’attività della Polizia, diffuso durante la festa per il 163° anniversario della sua fondazione.

L’invito del questore di Mantova, Giuseppe Reccia, è a coltivare la diffidenza (in modo sano) segnalando movimenti sospetti, finti tecnici e truffatori porta a porta. «Far sentire sicuri, tutti, sempre» questa la mission della Polizia di Stato e l’obiettivo del questore, che ricorda come – «grazie all’incessante e attenta opera di stimolo, indirizzo e coordinamento» del prefetto Carla Cincarilli – siano stati intensificati i servizi integrati di controllo del territorio.

La notizia è stata riportata dalla Gazzetta di Mantova. Sono allarmanti i numeri di furti in abitazioni e negozi denunciati sia nelle grandi città che nei piccoli comuni. Amministrazioni e collettivi di cittadini si stanno organizzando anche con sistemi di videosorveglianza e antifurti. Le cronache dimostrano che antifurti sonori e videocamere accese limitano di molto i danni perché non solo rappresentano l’opportunità di bloccare i ladri in tempo e di poterli riprendere aiutando le forze dell’ordine nel riconoscimento e possibile arresto come abbiamo raccontanto tante volte.

Avevamo parlato degli elementi pro e contro della sicurezza antintrusione o antifurto, ne riprendiamo alcune righe.

  • l’installazione di protezioni fisiche come le inferriate, anche se molto spesso non basta a fermare i ladri, nella maggior parte dei casi, li rallenta e se associate ad un impianto antifurto adeguato, ci consente dichiamare aiuto per tempo, mentre i malviventi sono ancora fuori casa.
  • l’installazione di un sistema di sicurezza, funge come deterrente, non attrae i ladri, ma li scoraggia, sapendoche troverebbero sicuramente maggiori problemi rispetto ad una casa non dotata di antifurto. L’antifurto ha un effetto deterrente maggiore rispetto alle inferriate che possono essere più o meno facilmente allargate con un cri o scardinate con un piede di porco senza fare rumore.
  • un antifurto perimetrale esterno di buona qualità senza falsi allarmi come quello di BG Solution, non consente ai ladri di avvicinarsi agli accessi, consentendo l’arrivo delle forze dell’ordine. Se è vero che ai ladri bastano pochi minuti per agire, un sistema ben studiato che combini più protezioni, ci regala minuti preziosi, questa cosa la sanno anche i ladri professionisti che quindi ci gireranno alla larga.

Sicurezza svantaggi: In realtà dal mio personale punto di vista non esistono svantaggi nell’installare sistemi di sicurezza. La videosorveglianza è da considerare come sicurezza pro oppure no? Un sistema di videosorveglianza non costituisce un fattore sicurezza pro, non ci avvisa puntualmente in caso di intrusione, tuttavia se ben studiato potrà aiutare gli inquirenti a rintracciare i ladri, sempre che questi, non si siano dotati preventivamente di passamontagna o cappellino.