Cos’è il controllo del vicinato ed a cosa serve?

Cos’è il controllo del vicinato ed a cosa serve?

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L’associazione controllo del vicinato con tanto di logo e nome registrati cerca di organizzare e sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza collettiva. L’associazione tramite le sezioni locali ha come mission risvegliare quello che era il senso civico delle persone per aumentare la partecipazione attiva della popolazione alla vigilanza reciproca.

Praticamente quello che accadeva già in automatico qualche decina di anni fa, specialmente nei piccoli paesi quando ci si conosceva tutti e c’erano ancora rapporti umani con i vicini. Quando se uscivi di casa, non serviva lasciare il biglietto torno subito, tanto se qualcuno avesse cercato di suonare il campanello, almeno cinque metri prima, sarebbe stato intercettato dalla vicina del piano terra che dopo averlo interrogato, avrebbe dato indicazioni su quando ci avrebbe trovati. Quello che oggi qualcuno potrebbe definire violazione della privacy, una volta era considerato normale rapporto umano.

Immaginate cosa succedeva se nel quartiere passava un’auto “forestiera” con sospetti a bordo 😉

Ora i rapporti umani si sono quasi totalmente interrotti, capita spesso che si sentano sirene suonare e capita ancora più spesso che le persone si auto-convincano che si tratti di un falso allarme per sentirsi apposto con la coscienza e non dover fare nemmeno una telefonata al vicino per sincerarsi dell’accaduto. Per paura ma soprattutto per egoismo in questa società “asociale”, se si sentono sirene o urla, non si esce nemmeno di casa, magari si prende il telefonino e si filma dalla finestra.

Non dico che tutti debbano essere così operativi da intervenire, ma almeno una telefonata ai vicini o alle forze dell’ordine si potrebbe fare.

Scegli se essere parte del gregge di pecore indifese ed inermi se attaccate dal lupo o far parte dei cani pastore che vigilano e proteggono la comunità. Per tutelare la collettività non serve essere eroi, basta stare svegli, avere un minimo d’ istinto e conoscere delle semplici procedure da applicare a seconda dei casi.

L’associazione controllo del vicinato diffusa principalmente nel nord Italia lavora appunto per sensibilizzare i cittadini sulla collaborazione cercando di risvegliare l’assopito senso di comunità con aventi formativi, spesso in collaborazione con comuni ed altre associazioni locali e le forze dell’ordine.

Spero che questa associazione come altre con finalità simili, possa continuare a lavorare sul territorio, per coadiuvare con preventive segnalazioni il lavoro delle forze dell’ordine reso difficile, quasi impossibile da organici ridicoli per la maggior parte delle zone e da leggi che garantiscono l’impunità per reati considerati minori ma che minano la serenità delle persone nelle proprie case.

Per avere maggiori informazioni sull’associazione controllo del vicinato, per richiedere un preventivo senza impegno per un antifurto casa, clicca sul pulsante o compila il form in fondo alla guida.

Anche se non fai parte di nessuna associazione, puoi fare la differenza seguendo semplici suggerimenti ed approfondendo alcuni aspetti delati alla sicurezza delle case.

In collaborazione con le questure, ecco una breve guida alla sicurezza dela casa.

Difese passive

  • Installa una porta blindata, meglio se con telaio ancorato a muro, la cui resistenza sia certificata e garantita dalla normativa europea.
  • Chiedi una serratura di sicurezza con chiave non facilmente duplicabile.
  • Non utilizzare le chiavi di prima generazione (cioè quelle a doppia mappa o a cilindro europeo standard duplicabile), ormai troppo vulnerabili. Scegli serrature con chiavi a profilo brevettato con duplicatura protetta da codice PIN.
  • Proteggi anche le porte del garage e quelle laterali.
  • Se abitate in un piano basso o in una casa indipendente, mettete delle grate alle finestre (purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri) oppure dei vetri antisfondamento.

Difese attive

  • Fai Installare dispositivi antifurto collegati con i numeri di emergenza (112, 113) solo da ditte altamente professionali, in modo da evitare malfunzionamenti (ad esempio l’invio di falsi allarmi o, al contrario, la non attivazione dell’allarme in presenza di intrusi).
  • Preferisci impianti anti-intrusione che permettono di creare una cintura difensiva intorno all’abitazione, in modo che l’allarme scatti appena il malvivente inizia l’intrusione (ad es., quando scavalca il muro di cinta dell’abitazione).
  • Anche l’installazione di videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso è un accorgimento utile.
  • ’ buona norma sostituire le serrature se:

1) smarrisci le chiavi o, peggio ancora, subisci uno scippo o un borseggio (se all’interno della borsa si trovano anche i tuoi documenti il malintenzionato saprà così dove abiti).

2) Ti trasferisci in una casa prima abitata da altri.

 Buoni comportamenti

3) Se la casa è nuova accertati che le serrature non siano le stesse usate durante i cantieri; ricorda che le nuove chiavi devono essere consegnate dal costruttore in una busta sigillata.

  • Non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso.
  • Evita di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di marrimento, far individuare immediatamente l’appartamento.
  • Accertati che la chiave non sia facilmente duplicabile.
  • Se hai bisogno della duplicazione chiave, provvedi personalmente o incarica una persona di fiducia.
  • Ogni volta che esci di casa ricordati di attivare l’allarme.
  • Non informare nessuno del tipo di apparecchiature di cui è dotata la tua casa.

E’ necessario poi tener presente che i ladri in genere agiscono ove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti: ad esempio, un alloggio momentaneamente disabitato. Abbi pertanto cura di:

  • Non divulgare i tuoi spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).
  • Non lasciare e non permettere che altri lascino biglietti di messaggio attaccati alla porta dai quali si deduca che in casa non c’è nessuno.
  • Quando ti assenti per brevi periodi o quando sei solo/a in casa, lascia accesa una luce o la radio in modo da mostrare all’esterno che in casa c’è qualcuno.
  • In caso di assenza prolungata da casa chiedi a una persona di fiducia di effettuare controlli periodici.
  • Non fare accumulare la posta nella cassetta delle lettere perché i ladri potrebbero pensare ad una tua prolungata assenza; se ti assenti per qualche giorno chiedi ai vicini di ritirare la corrispondenza al posto tuo.
  • Anche se abiti da solo/a, quando registri il messaggio della segreteria telefonica adopera sempre una formulazione al plurale e non dire mai:”siamo assenti“; è preferibile dire:”in questo momento non possiamo rispondere”.

 Buoni comportamenti

  • Se sei iscritto/a a Facebook o ad altri social network, non divulgare nel tuo profilo dove andrai in vacanza e per quanto tempo resterai lontano da casa.
  • Evita di “postare” su internet foto che riproducono l’interno dell’abitazione e particolari di essa (quadri, oggetti di valore) che la rendano un obiettivo appetibile per i ladri.
  • Metti solo il cognome, sia sul citofono, sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo delle persone che abitano in casa tua (il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia).
  • Se i contatori sono all’esterno, proteggili in un vano non accessibile ad estranei per impedire che qualcuno possa staccare ad esempio la corrente elettrica.
  • Illumina con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie.

Se l’ interruttore della luce si trova all’esterno, proteggilo con una grata o con una cassetta metallica.

  • Non lasciare scale o cavalletti a portata di mano per impedire che i malintenzionati possano introdursi più facilmente in casa.
  • Se vivi in una casa isolata, adotta un cane.
  • Se abiti da solo/a non dirlo a chiunque.
  • Se risiedi in condominio chiedi che gli addetti delle pulizie delle scale sistemino il tappetino davanti alla porta di casa nella stessa posizione in cui l’hanno trovato e che non venga mai lasciato sollevato in alto o appoggiato vicino all’ingresso, perché i ladri potrebbero pensare che in casa tua non c’è nessuno.

  Ad ogni modo è sempre buona norma:

  • Non lasciare oggetti preziosi, portafogli, chiavi del garage o della macchina a vista su mensole o mobiletti all’ingresso dell’abitazione.
  • Conservare i documenti personali nella cassaforte o in un altro luogo sicuro. Considera che i primi posti esaminati dai ladri sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.
  • Nel caso tu possieda oggetti di valore:

1) fanne un accurato inventario;

2) riempi una scheda per ognuno di essi con i dati considerati utili;

3) conserva con cura i documenti delle opere d’arte o i certificati delle

pietre preziose;

4) fotografa tali oggetti.

Tutto ciò sarà molto utile in caso di furto al momento della denuncia e ai fini delle ricerche. La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri inseriranno le foto nella bacheca online degli oggetti rubati dei rispettivi siti istituzionali.

  • Conserva con cura le fotocopie dei documenti di identità (carta di identità passaporto, etc.). Saranno utili in caso di smarrimento o furto ai fini della denuncia e della richiesta di duplicato agli enti che li hanno rilasciati.
  • Tieni separati i bancomat e le carte di credito dai rispettivi codici.

Se tornando a casa ti accorgi che la serratura è stata manomessa, noti segni di scasso o che la porta è socchiusa o chiusa dall’interno, non entrare in casa (il ladro potrebbe essere ancora dentro e potrebbe reagire con violenza) e chiama immediatamente le Forze dell’ordine.

Se una volta entrato/a ti rendi conto che la tua casa è stata violata, non toccare nulla per non inquinare le prove e telefona subito alla Polizia di Stato o all’Arma dei Carabinieri.

  • Non aprire il portone o il cancello automatico se non sei sicuro di chi ha suonato.
  • Per ricevere telegrammi, corrispondenza in genere e ricevute da firmare apri la porta, senza togliere il gancio o la catena di sicurezza,
  • Non aprire la porta a sconosciuti anche se vestono una qualche uniforme (ad esempio delle Forze dell’ ordine) o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità (Enel, Telecom, INPS, etc.). Verifica per telefono da chi sono stati mandati e per quali motivi Se non ricevi assicurazioni non farli entrare e chiama il “113” o il “112”.

Quando siamo in casa

  • Non fare entrare in casa estranei che dicono di essere amici dei tuoi figli o dei tuoi parenti soprattutto se chiedono denaro per qualche adempimento urgente.
  • Non mandare i bambini a rispondere al citofono o ad aprire la porta.

Ricordati inoltre:

  • Fai attenzione a eventuali segni lasciati sul campanello o sul muro accanto all’ingresso: potrebbero essere segnali convenzionali lasciati dai ladri che in precedenza hanno tenuto sotto osservazione quell’appartamento annotando il numero delle persone che vi abitano, le condizioni della casa, il momento migliore per “visitarla”…).

In questo caso, è bene avvertire subito le Forze dell’ordine.

  • Se ricevi spesso telefonate anonime fai attenzione: potrebbe essere un modo per controllare quando in casa non c’è nessuno.

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