SolarPuff, la lanterna ad energia solare che assomiglia ad una candela cinese

Ricorda una candela cinese, di quelle che con una fiamma si riempiono di elio e volano nel cielo. SolarPuff, Solight Design è in realtà un misto di tecnologia ed eleganza, la semplicità unita alla solidarietà. Insomma, una lampada costruita con tanti piccoli pannelli solari che l’alimentano e le consentono di essere usata di notte.

L’idea è venuta ad Alice Min Suu Chun, una designer statunitense e co-fondatrice di FAARM, un gruppo non profit di designer che aiuta popolazioni in difficoltà. Quando ci fu il terremoto di Haiti nel 2010 cercò di fare qualche cosa per aiutare le popolazioni colpite e così si inventò un qualche cosa che aiutasse la visibilità notturna visto che l’energia elettrica mancava o i quadri elettrici esistenti erano stati distrutti.

Cominciò a studiare un prototipo di lampada ad energia solare, tenendo conto non solo della scarsità (addirittura l’assenza) di energia elettrica che scaturì dopo il grave terremoto, ma l’idea di fondo fu di creare qualcosa che sarebbe stato d’aiuto anche per altri simili catastrofi e per popolazioni ove l’energia elettrica é completamente assente.

SolarPuff, la lanterna ad energia solare che ha preso la forma secondo i principi degli origami, é ora testata e funzionante. Piccola di dimensione e piatta prima dell’uso, la lanterna funziona con batterie ricaricabili attraverso minuscoli pannelli solari. Impermeabile, ecosostenibile, SolarPuff é stata creata con bottiglie PET ed é di peso ridottissimo, neanche 10 grammi. SolarPuff é in vendita in Giappone e negli Stati Uniti. Ma anche sul sito web per la modica cifra di 30 dollari.

Fonte

Progettazione Quadri elettrici: perché è importante conoscere il mestiere e le leggi?

La progettazione quadri elettrici di un impianto industriale o comunque di grandi dimensioni volto a sostenere la richiesta energetica di un luogo di lavoro o di prestazione servizi richiede l’intervento di professionisti specializzati e certificati nel mestiere e nell’opera che andranno a realizzare e che non solo si occupino della funzionalità ma anche della sicurezza e del garantire un ritorno economico in termini di risparmio, elemento che si ottiene studiando la cablatura.

Per cablatura si intende l’insieme dei collegamenti fisici che permettono l’interconnessione all’interno di un edificio o gruppo di edifici di apparecchiature elettriche allacciate, attraverso un impianto elettrico, alla rete elettrica esterna compresi terminali telefonici con centraline connesse e terminali host.

La progettazione quadri elettrici dei quadri elettrici con relativa cablatura quindi deve tenere conto delle difficoltà di realizzazione nel luogo in cui si sta operando, il professionista deve conoscere bene sia le condizioni di manodopera per effettuare l’impianto sia la documentazione necessaria da compilare dall’inizio alla fine del lavoro di progettazione impianti.

La documentazione delle progettazione di impianti è collegata alle prescrizione normative e legisative collegate sia alla messa norma degli stabili e dei luoghi di lavoro, sia al rispetto funzionale della caratteristiche del prodotto che si applica.

CEI 64-8
CEI EN 60439-1 (di prossima abrogazione)
CEI EN 61439 (di prossima pubblicazione)
CEI EN 60204 (solo nel caso si tratti di quadri di automazione e/o a bordo macchina)
Direttiva macchine e norme specifiche di prodotto (qualora il quadro sia a servizio di una macchina o di un impianto produttivo soggetto a normativa specifica);
CEI EN 61439

Vi ricordiamo brevemente i servizi offerti da BG Solution legati alla progettazione quadri elettrici, per ogni curiosità o richiesta non esitate a chiamarci.

BG Solution realizza sopralluoghi e preventivi personalizzati per la realizzazione di quadri elettrici di automazione e distribuzione; nello specifico si occupa di: distinta materiale quadro; preventivo materiale quadro elettrico; preventivo cablaggio quadro elettrico; preventivo software e programmazione plc; schema elettrico con loghi committente; certificazione quadro di distribuzione; certificazione quadro bordo macchina; marchiatura ce quadri elettrici.

Antifurti per garage singoli o condominiali, ecco perché sono importanti

Se non riescono a rubare in casa perché ci sono le persone e perché si teme che il furto possa finire in cilecca, Garage, Box e parcheggi esterni vengono presi di mira sia che siano privati, sia che siano condominiali.

Abbiamo parlato diverse volte degli antifurti per Garage, non si differenziano molto dai sistemi di allarme per la casa, semplicemente hanno dei sensori e delle centraline che si adattano a questa tipologia di ambiente quindi troveremo come al solito, una centralina, sensori che potrebbero essere applicati alle basculanti, sistemi di videosorveglianza da poter applicare anche nel caso di parcheggi e garage condominiali, la sirena ottica.

Insomma, che sia uno o che siano tanti, anche i garage possono avere la loro sicurezza notturna ed è importante altrimenti succedere quello che è avvenuto a Roncajette di Ponte San Nicolò. Ce lo racconta Padova Oggi.
Il furto nella notte tra martedì e mercoledì in via Botticelli. Sono undici i box “visitati” dai ladri, che hanno asportato costose bici da corsa, pneumatici, documenti delle auto, attrezzi per il fai-da-te. Ladri scatenati, nella notte tra martedì e mercoledì, in via Botticelli a Roncajette di Ponte San Nicolò. Undici i garage “visitati” di un condominio. I banditi hanno agito indisturbati, pare con tutto il tempo di verificare prima se il materiale contenuto all’interno valesse la pena di forzare il portone basculante. L’allarme è stato dato ai carabinieri solo all’indomani dai residenti che non si sarebbero accorti di nulla durante la razzia. Nel bottino sono finite costose bici da corsa – un paio per un valore di 8mila euro – pneumatici, documenti delle auto parcheggiate nei box.

E’ possibile attivare l’antifurto dentro casa quando siamo presenti?

antifurto fai da te casa

Gli antifurti dentro casa ci proteggono, ma si possono attivare quando siamo presenti? Certo che sì, è fondamentale saperlo. I moderni sistemi di antifurto, sia che si applichino fuori casa sia con sensori interni possono essere tenuti attivi anche mentre noi siamo in casa con i nostri bambini o con i nostri animali. Vengono programmati apposta con sensori in grado di riconoscere e processare le diverse situazioni, per scegliere un buon sistema di allarme in grado di poter essere tenuto acceso di notte durante la nostra presenza e permanenza è importante farsi consigliare da esperti professionisti che ci indirizzeranno sia su soluzioni collegate ai fili elettrici sia su sistemi di antifurto Wifi.

Intanto vi riportiamo un ennesimo fatto di cronaca, molto lontano dalla zona dove operiamo, infatti ci troviamo a Roma dove un malvimente arrestata perché incastrato dalle impronte digitali ha tenuto in ostaggio una donna per diverso tempo minacciandola con una forbice da giardinaggio. Un cosiddetto topo di appartamento che era entrato nella casa dal balcone per rubare. Ecco il fatto che racconta Roma Today.

“Un ladro d’appartamento di 19 anni è stato incastrato dalle impronte digitali. I carabinieri sono arrivati a lui grazie alle tracce lasciate sul luogo del furto. Ad arrestare un giovane ‘topo d’appartamento’ i militari della Compagnia Roma Cassia che lo hanno identificato dopo un colpo messo a segno a metà dello scorso mese di marzo in un appartamento di un’elegante stabile della zona Roma Nord. L’uomo si arrampicò sul balcone insieme ad un complice. I due furono scoperti dalla proprietaria di casa e per sfuggire la minacciarono con delle forbici da giardinaggio, reperite sul balcone, puntandogliele alla gola per costringerla a consegnare loro tutti i soldi e i preziosi di cui era in possesso. La vittima, seppur fortemente provata, riuscì a dare l’allarme al 112 e i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, dopo aver prestato soccorso alla donna – fortemente spaventata ma illesa – si dedicarono in modo scrupoloso al sopralluogo, durante il quale trovarono delle impronte digitali riferibili ai ladri in fuga”.

Furti notturni a Brescia, commercianti esasperati per i danni provocati ai negozi

Furti notturni a Brescia, commercianti esasperati per i danni provocati ai negozi. Una situazione al limite della pazienza quello che stanno vivendo i commercianti bresciani che ogni notte devono vivere nella paura di vedere la serranda rovinata, la vetrina rotta e l’interno del negozio danneggiato per rubare pochi spiccioli e merce, magari anche poca.

Ai ladri non interessa nulla valutare se un negozio di notte è pieno di soldi o meno, pieno di merce o meno; sanno che i negozianti non sono sprovveduti e non lasciano più tante monete o banconote. Così la razzia la si fa lo stesso, magari per quei pochi spiccoli o per qualche prodotto rimasto che magari viene riciclato nel mercato nero.

Ma se il commerciante da furto stesso può perdere qualche spicciolo dalla cassa o qualche prodotto, il vero colpo è quello di fare il conto delle spese di riparazione serrande, vetrate e magari l’interno. Da una parte, si cerca di provvedere installando antifurti e sistemi di videosorveglianza collegati alle forze dell’ordine. Questo serve sia come deterrente ma anche ad avere la speranza di vedere acciuffato il ladro che ha commesso il furto, come è successo qualche anno fa.

Ma la situazione è serie e non può essere solo l’iniziativa personale ad essere sufficiente per la sicurezza e si chiede l’intervento dei comuni con delle misure di sicurezza più attente e tempestive. Ecco il racconto di quello che sta succedendo.

<< L’ultimo colpo nella notte tra mercoledì e giovedì al  Moma, nelle cui vetrine infrante si specchia il Duomo. Il proprietario del bar, Marco Monticelli, è esasperato: “ Da giugno dell’anno scorso abbiamo già subito tre tentativi di furto. Prima hanno tentato di romper le vetrate, che però sono antisfondamento: le hanno scheggiate, ma non sono riusciti ad entrare. Mercoledì notte, invece, hanno forzato la porta d’ingresso con un piede di porco e sono riusciti ad entrare. Si sono portati via neanche 60 euro e l’I-Pod che usavamo per riprodurre la musica. I danni arrecati sono,  però, di 3000 euro e  l’assicurazione mi risarcisce per 1000.”

I commercianti della  zona hanno fatto presente la situazione sia ai Carabinieri che al Sindaco, Emilio del Bono, che, racconta Monticelli: “Una notte ha fatto dei giri di perlustrazione con gli uomini delle volanti. La sorveglianza della zona è anche aumentata e ogni 30 minuti passa un pattuglia”. Misure che, a  quanto pare, non bastano a scoraggiare la banda dello scasso, che nella notte tra giovedì e venerdì ha colpito ancora. “Le pattuglie non servono a fare da deterrente e questo sistema non sta dando risultati, perché ci sono molte via di fuga e anfratti dove i malviventi possono nascondersi quando si accorgono delle volanti” conclude il proprietario del Moma che suggerisce: “forse sarebbe meglio che a presidiare la zona fossero degli agenti in borghese”. >>

Fonte Brescia Today

 

Suzzara,processati quattro ladri di appartamento molto organizzati

Qualche volta la cronaca ci regala delle notizie importanti, soprattutto quando si tratta di furti in appartamento e ladri di appartamento arrestati. E così sulla Gazzetta di Mantova troviamo la storia di una banda di ladri professionisti arrestati e processati. Ecco il racconto.

” Stangata in tribunale per i quattro giostrai piemontesi, componenti di una gang di professionisti del furto in appartamento, arrestati mercoledì a Suzzara con arnesi da scasso, ricetrasmittenti con auricolare e mezzo chilo di gioielli rubati. Hanno tutti patteggiato, per avere uno sconto di pena: Alessandro Renard, 44 anni, quattro anni e mezzo; Giacomino Vailatti, 18 anni, Gianni Diclandi, 30 anni e Luciano Iussi, 19 anni, tutti tre anni e otto mesi di reclusione. Una pena piuttosto pesante _ le accuse erano furto in abitazione, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale in concorso _ addolcita solo dal fatto di aver risarcito l’ultima vittima con duemila euro e la restituzione degli ori di famiglia. Al termine dell’udienza il giudice ha prescritto per tutti gli arresti domiciliari.

I quattro ladri di appartamento, sorpresi dopo l’ultimo furto, sono stati protagonisti di un movbimentato tentativo di fuga nel corso del quale hanno cercato di speronare l’auto dei carabinieri, e sono anche finiti contro un muretto. Si sono fermati solo quando si sono trovati le pistole dei militari puntate contro.

Il furto che li ha messi nel mirino dei carabinieri è stato messo a segno in via Cantore a Suzzara, nella casa di un operaio. Per cercare di sfuggire alla cattura, i quattro sono saliti a bordo di un’auto, una Seat Leon,
risultata di una pregiudicata cuneese. Proprio sull’auto sono stati trovati gioielli in oro per un peso di oltre quattro etti. I carabinieri hanno sequestrato anche quattro radioline portatili con cuffie auricolari con cui i quattro malviventi comunicavano durante i raid”.

Fonte

Centrale antifurto, dove posizione il cuore della tua sicurezza?

centrale antifurto

Posizione corretta della centralina d’allarme casa.

Abbiamo detto tante volte che la centrale dell’antifurto rappresenta il cuore dell’intero sistema di protezione e allarme in quanto riceve segnali, rimanda dati ed è il punto di coordinamento e di controllo di tutto il sistema.

Insomma, la posizione della centrale antifurto non può essere scelta a caso perché se da una parte deve essere raggiunta facilmente dalle persone, dall’altra deve non essere troppo alla mano per eventuali manomissioni. Questo è un punto focale che potrebbe inficiare il livello di sicurezza dell’intero impianto, quindi meglio approfondire l’argomento.

Come prevenire sabotaggi, disturbi o schermature dell’antifurto casa.

I produttori di sistemi di allarme sono da tempo al corrente che i ladri hanno studiato gli antifurti, possono avere una certa conoscenza elettrotecnica e possono benissimo sfruttarla per manomettere i sensori o l’intero sistema agendo sulla centralina. Con questa consapevolezza, la sensibilità degli elementi è stata aumentata e migliorata al limite della perfezione, sono stati inoltre studiati dei sistemi antiscasso ed anti sabotaggio per cui se il ladro tenta di manomettere il sistema, la sirena parte anche con il semplice sfioramento degli elementi, soprattutto la centralina.

I ladri, potrebbero cercare di schermare sensori, comunicazioni radio e telefoniche gsm.

Quindi qual è la posizione ideale per la centrale antifurto?

Il posizionamento della centrale antifurto allora deve essere più che altro strategico in relazione alla posizione dei sensori e della sirena. Ci sono anche alcuni elementi che dovrebbero essere considerati, come la presenza di tubazioni e apparecchiature elettriche, porte blindate, scaffalature, scale, pareti di vani ascensori. L’elemento che poi oggi costituisce importanza primaria è l’efficacia del collegamento radio. Vuoi sapere come posizionare al meglio la tua centralina antifurto? Rivolgiti a dei professionisti specializzati.

In linea di massima potremmo dire che la posizione ideale per la centralina d’allarme è centrale alle casa, nel cuore dell’abitazione che generalmente è il luogo più sicuro e protetto in modo che lei possa svolgere la sua funzione il più a lungo tempo possibile anche in caso di intrusione.

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Commercianti contro ladri e rapinatori seguendo i consigli di Polizia e carabinieri

Cosa deve fare un commerciante per difendere il suo negozio dai furti? Carabinieri e Polizia di Stato si sono alleati su questo tema e hanno segnalato una serie di azioni e prevenzioni da adottare per difendere i propri negozi e reagire quando avviene la rapina. Ecco cosa Carabinieri e Polizia consigliano ai commercianti.

Il vademecum stilato in collaborazione tra la Fit (Federazione italiana tabaccai), Polizia di Stato e Carabinieri, riporta punto per punto quali sono le regole da attuare per prevenire il reato ma anche per agire in sicurezza se si è vittime di una rapina. Il documento è stato presentato direttamente ai tabaccai, la settimana scorsa a Cuneo e ieri sera a Bra, dal sostituto commissarioLuigi Chilla e dal maggiore Nicola Ricchiuti.

Una rete di buon vicinato e il contatto con le forze dell’ordine. Stabilisci rapporti di buon vicinato con i cittadini residenti e con gli altri imprenditori per consolidare un fronte compatto contro gli atti criminali e vandalici. Crea un contatto con le strutture di presidio delle Forze dell’ordine della zona, per comunicare ogni atto o fatto che possa essere utile ai fini di prevenire il compimento di reati. Fai attenzione se accade qualcosa di strano, magari in orari particolari.

Presta attenzione alla presenza o ai movimenti di persone all’interno e all’esterno del negozio; osserva i comportamenti anomali, la presenza ripetuta senza acquisti, l’eccessiva fretta, la richiesta di oggetti molto diversi tra loro ed ogni altro atto o fatto particolare di soggetti non conosciuti. Comunica tempestivamente ogni fatto che ritieni anomalo o sospetto alle Forze dell’ordine. Osserva il viso delle persone, i caratteri somatici, i segni distintivi e il loro abbigliamento. Diffida di cappelli, sciarpe e di ogni capo di abbigliamento che possa eludere la videosorveglianza o permettere l’occultamento di beni e prodotti.

Le ore serali e di minor affollamento (di apertura e di chiusura, la mattina, la sera e durante la pausa del mezzogiorno) possono essere critiche. In questi momenti presta la massima attenzione quando movimenti valori e generi di monopolio, nel conteggio del denaro, nell’apertura dei distributori automatici e, se ti è possibile, non restare ne lascia persone sole nel negozio. Ricordatevi che la vetrina è uno strumento di sicurezza per controllare cosa succede fuori e per far osservare a chi transita, cosa avviene dentro; occorre quindi limitare l’occupazione delle vetrine con locandine, manifesti, adesivi ecc.

Tieni tutti gli strumenti che ti possono occorrere, compresi telefono, cassa, Pos, ecc. sul bancone e a portata di mano, senza doverti spostare né girare. Se avete la licenza per giochi e scommesse avrete sempre molta utenza, cercate di non rimanere da soli nel negozio. Se possiedi videogiochi, congegni elettronici per il gioco e relative macchine cambia banconote, provvedi a togliere l’incasso almeno quotidianamente e comunica con appositi cartelli che gli strumenti sono svuotati frequentemente.

La presenza di slot machine consente a chiunque di stazionare a lungo nel vostro negozio. Siate riservati nella gestione della cassa e non date modo di capire quanto denaro incassate o dove lo custodiate. Modifica gli orari in cui sei solito movimentare il denaro e i valori. Alterna le persone della famiglia che possono ritirare il denaro e cambia il percorso per il versamento del denaro. Proteggiti con strumenti di sicurezza e assicurazione: Per proteggerti contro le rapine installa un sistema di videosorveglianza attraverso l’uso di telecamere collegate alle Forze di Polizia. Con un valido sistema antifurto puoi prevenire gli atti vandalici e i furti. Colloca il sistema di videosorveglianza in un posto poco accessibile per evitare manomissioni e danneggiamenti. Provvedi ad una regolare manutenzione dei sistemi, verifica periodicamente il buon funzionamento e il raggio di visuale delle telecamere.

Esponi dei cartelli e delle vetrofanie chiare e ben visibili che segnalino i sistemi di sicurezza e il collegamento con le Forze dell’ordine o con gli istituti di vigilanza. Stipula una polizza assicurativa contro i rischi di furto degli incassi e delle merci; è opportuna anche una garanzia portavalori. Inoltre considera i rischi connessi al trasporto dei tabacchi. Comportamenti di sicurezza: Non reagire di fronte ad eventi criminosi, anche quando ritieni di poter affrontare i malintenzionati. Se sei preso di mira mantieniti calmo, non muoverti, rispondi ai comandi dei malintenzionati, non correre e non fare gesti inconsulti. Osserva i criminali e ricorda i dettagli che possono aiutare gli inquirenti: quante persone sono presenti, la loro razza, nazionalità, sesso, caratteri somatici, se hanno difetti o segni particolari, che lingua o accento hanno. Se sono a volto coperto concentrati sui capi di abbigliamento e le scarpe o sul casco, se lo portano. Se ti è possibile considera e nota i mezzi usati dai malviventi: modello e colore di auto e moto, numero di targa, anomalie e particolarità. Controlla, se ti è possibile e senza rischi, la direzione di fuga.

Come collaborare con le Forze dell’ordine: Quando chiami le Forze dell’ordine: dopo esserti identificato e aver descritto l’aggressione, comunica il numero dei malviventi, l’arma usata, il mezzo e la direzione di fuga che hanno preso. Non pulire nulla prima che intervengano le Foze dell’ordine e verifica, senza spostare né toccare alcunché se i malviventi hanno toccato o lasciato oggetti, capi di abbigliamento o buttato mozziconi. Se possiedi un sistema di videosorveglianza con registrazione, informa le Forze dell’ordine prima di estrapolare o controllare le immagini.

Fonte

Antifurti e allarmi fai da te basati su connessione Wifi e Bluetooth

gt casa alarm

Abbiamo parlato diverse volte dei sistemi di allarme fai da te, antifurti alla portata economica di tutti che consentono una basilare protezione della casa.

Gli antifurti allarme fai da te si possono trovare nei negozi specializzati, sono kit completi di sensori, centralina e sistemi di allarme. Alcuni essendo senza fili e basati su connettività Wireless o Bluetooth possono essere integrati con elementi esterni e possono inoltre essere controllati a distanza con smartphone, tablet e pc. Cosa ne pensano gli esperti degli antifurti allarmi fai da te? Abbiamo pescato nel Web questo interessante articoli di Altro Consumo, associazione dedicata alla difesa dei consumatori. Ecco loro come li raccontano.

Sistemi di allarme fai da te: tecnologia evoluta, muri intatti

I componenti dei sistemi di allarme senza fili comunicano fra loro grazie alla tecnologia wireless, ovvero la trasmissione dati via onde radio: i vari componenti sono di piccole dimensioni e funzionano per lunghi periodi di tempo solo grazie a batterie. Per renderli operativi è utile comprendere le funzioni dei componenti, come montarli e capire quali siano punti giusti della casa dove collocarli.

Sistemi di allarme wireless: i componenti del kit
Ecco cosa si dovrebbe trovare all’interno di un buon kit di allarme fai da te: la centralina, il pannello di controllo, i diversi tipi di sensori (da parete e da finestra) e la sirena.
La centralina è il cuore del sistema: riceve i segnali dai sensori, stabilendo i presupposti per far scattare l’allarme. I sensori che troverete nei kit di solito sono di due tipi: a infrarossi, che rilevano le variazioni di calore e offrono una protezione volumetrica degli ambienti, e gli interruttori magnetici, che una volta applicati su infissi di porte e finestre, segnalano l’intrusione alla centralina una volta che questi vengono aperti, offrendo una protezione perimetrale. La sirena, da sistemare all’esterno, in un punto ben visibile, segnala l’intrusione al vicinato, ma ha anche un’importante funzione deterrente.

Sistemi fai da te: consigli utili
Infatti i sistemi di allarme wireless non sostituiscono la sicurezza offerta da porte blindate, ma sono utili complementi ai sistemi di sicurezza passiva. Una delle loro funzioni, oltre a segnalare l’effrazione, è anche quella di scoraggiarla prima che avvenga: una sirena ben visibile sul balcone, comunica ai ladri che la loro intrusione difficilmente passerà inosservata. Se poi i malintenzionati non desistono, è fondamentale sistemare i vari componenti nei punti giusti della casa, in modo che il sistema non sia manomesso velocemente, lasciandoli indisturbati.
Nella nostra guida troverete consigli utili sul tipo di centralina da scegliere, sui punti giusti della casa in cui sistemarla e installare i vari sensori, e infine sui tempi di durata delle batterie. In più vi indichiamo alcuni accorgimenti utili per evitare che scattino falsi allarmi.

Collegare il sistema di allarme ai servizi delle forze dell’ordine
Se il sistema di allarme è dotato di combinatore telefonico, potete collegarlo ai servizi 112 e 113. In base al tipo di sistema installato potete scegliere fra il servizio offerto da Polizia e Carabinieri. Vi indichiamo le procedure per richiedere il servizio.

Fonte altroconsumo.it

 

My Solar Family – l’app per ma manutenzione dell’impianto fotovoltaico

Abbiamo parlato qualche giorno fa della manutenzione dell’impianto fotovoltaico. La nostra azienda ha da poco inserito un servizio di pulizia e manutenzione dedicata a chi ha scelto l’economia green, ma c’è un’altra bella notizia. Arriva un’applicazione che ci aiuta a monitorare le prestazioni del proprio impianto fotovoltaico e controllare l’ammontare degli incentivi percepiti dal GSE. Il software si chiama My Solar Family ed è stato sviluppato dall’azienda sarda PV Family, nell’ambito del progetto “La Sardegna cresce con l’Europa”, cofinanziato dall’Unione Europea.
L’idea è nata da un gruppo di giovani professionisti italiani che hanno unito le competenze maturate nei diversi campi: dal fotovoltaico al finanziario, dalla comunicazione all’informatica, per fondare la comunità PV Family. Si tratta di un progetto innovativo fondato sullo sviluppo partecipativo dell’energia e sempre aperto a nuovi contributi.
L’applicazione My Solar Family è uno dei primi strumenti messo a punto dai professionisti della PV Family. L’app va incontro alle esigenze dei proprietari di impianti fotovoltaici residenziali, offrendo un monitoraggio chiaro e trasparente sull’energia prodotta e sugli incentivi maturati. In questo modo è più facile valutare quanto sta rendendo il proprio investimento.

L’applicazione è gratuita e può essere utilizzata liberamente dopo averla scaricata sul proprio smartphone. In alternativa è possibile usufruire dei servizi gratuiti di My Solar Family anche collegandosi al portale www.mysolarfamily.com. e registrando i propri dati per aprire un account personale. Immettendo le credenziali del GSE è possibile scaricare automaticamente tutti i dati del proprio impianto.
Al momento ciascun utente può registrare un solo impianto.

Fonte: GreenStyle