Contributo a fondo perduto per antifurto e sicurezza in Lombardia del 50% per i negozi grazie al Bando sicurezza: 2,4 milioni di euro

“Vogliamo fare sentire la vicinanza di Regione Lombardia ai titolari di esercizi commerciali aiutandoli concretamente nella prevenzione e nella dissuasione di furti, rapine, atti di vandalismo e altri reati legati alla microcriminalità, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. l bando mira in particolare a supportare interventi specifici per la sicurezza (sistemi di video allarme antirapina, videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico, antitaccheggi), nonché l’acquisto di dispositivi di pagamento per la riduzione del flusso di denaro contante”.

Contributo a fondo perduto per antifurto e sicurezza in Lombardia

Sono le parole del consigliere regione NCD Mauro Piazza, si tratta di un piano di investimenti messo a disposizione dalla Regione Lombardia e rivolto agli esercizi commerciali presi sempre più di mira da furti, rapine notturne e minacce. Un piano che coprirà una parte delle spese per l’installazione di sistemi di video allarme antirapina, videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico, antitaccheggi.

La Regione Lombardia rende disponibile una dotazione finanziaria complessiva di euro 2.435.000,00 trasferita a Unioncamere Lombardia per la realizzazione e le gestione del bando. Alle categorie individuate come maggiormente a rischio (gioiellerie, farmacie, tabaccai, distributori di carburanti, profumerie) vengono destinate risorse pari al 70% della somma (euro 1.704.500,00); il restante 30% (euro 730.500,00) è destinato alle rimanenti categorie (negozi di telefonia, abbigliamento, bar e ristoranti).

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle sole spese considerate ammissibili. Per le categorie a rischio maggiore l’investimento massimo ammissibile è fissato in 10.000 euro; per le altre categorie è fissato in 5.000 euro. Per entrambe le categorie l’investimento minimo è fissato in 1.000 euro.

Il modulo di prenotazione è sul portale www.bandimpreselombarde.it; lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto dal 15 al 31 Gennaio 2015, mentre il contributo sarà erogato alle imprese beneficiarie entro il 15 luglio 2015 al termine dell’istruttoria formale e della successiva verifica della rendicontazione delle spese sostenute.

Contatta BG Solution srl per avere maggiori informazioni riguardo al contributo per la sicurezza.

 

Fonte: Resegone Online e BIL

Antifurto case per anziani e fragili, ecco una tragica storia dalla Versilia

Può essere una buona idea quella di pensare anche alla sicurezza dei nostri cari, si possono installare degli antifurto per case di genitori anziani o parenti fragili con collegamento telefonico o digitale verso i nostri dispositivi, ci consente anche se abitiamo lontano o siamo fuori casa per la maggiorparte del tempo di vigilare la situazione e intervenire in caso di necessità. Ascoltate questa storia e capirete il perché vi diamo questo consiglio.

Per rubare nelle case, i rapinatori seriali affinano tecniche e metodi di intrusione ed evasione dai controlli sempre più sofisticati ed efficaci. Il settore dei sistemi di difesa e controllo per prevenire furti ed intrusioni è sempre in movimento insieme alle forze dell’ordine impegnate ogni giorno a controllare, prevenire e intervenire quando furti e rapine avvengono nelle case, nei negozi e in altre tipologie di proprietà private. La storia che vi raccontiamo oggi è avvenuta in Toscana a Viareggio e ad essere vittime di una serie di furti sono state delle donne anziane che sono state drogate da una donna che era riuscita a conquistare la loro fiducia e ripagarla con sostanze che alteravano lo stato di coscienza e permettere così il furto delle abitazioni.

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La Procura della Repubblica, Tribunale di Lucca, ha emesso un provvedimento di carcerazione per una donna di 42 anni pluripregiudicata per reati predatori e contro il patrimonio, colpevole di ben 12 eventi delittuosi, tra cui rapine e furti in abitazione, commessi in Viareggio tra il 2012 e il 2013 e che hanno destato particolare clamore nell’opinione pubblica. Le denuncie contro le attività di questa donna sono iniziate nel 2012 e avevano la particolarità di riferire furti in appartamenti senza segni di rottura o violenti tentativi di ingresso nei locali. Dai racconti, gli inquirenti sono riusciti ad individuare un filo comune, il rapporto con una donna che frequentava anche ambienti scolastici e sportivi dei nipoti. Leggiamo sul Versilia Today: “Di fatto, le vittime, sempre sentite singolarmente, narravano come la donna, coi suoi modi affabili, si fosse guadagnata la loro fiducia.

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Fiducia che le aveva dato la possibilità di accedere alle abitazioni della vittime senza destare sospetto alcuno, se non quello, però valutato “col senno di poi”, che dopo ogni visita, si constatasse che erano stati sottratti monili presenti nell’abitazione. In altre occasioni la donna sottraeva con abilità le chiavi degli appartamenti alle vittime designate procedendo al furto all’interno degli stessi quando i proprietari erano momentaneamente assenti”.

Sulle donne anziane agiva nel seguente modo: tra i capi di accusa addebitati alla donna, emerge quello di rapina perpetrata ai danni di anziane signore, da lei conosciute, con l’aggravante della violenza consistente nel porre la vittima in stato di incapacità di intendere e di volere mediante somministrazione di un potente sedativo. Il modus operandi in questi casi era sempre lo stesso: con una scusa riusciva ad entrare all’interno dell’abitazione di ignare vecchiette da lei conosciute e con affabilità si faceva preparare un caffè che puntualmente “drogava” con potenti medicinali che provocavano lo stordimento della vittima. Una volta che queste ultime perdevano conoscenza procedeva a ripulire l’appartamento”.

Questa storia è una delle tante che si sente sui modi di intrusione e furto negli appartamenti, soprattutto di persone fragili come gli anziani. Un buon sistema di antifurto e videosorveglianza anche nelle case dei parenti più fragili o dei genitori, è un modo per prevenire spiacevoli e tragici episodi.

Abitazione sicura

casa sicura

Abitazione sicura

  • Rendi sicure porte e finestre. Ideale è una porta blindata con serratura antifurto e spioncino.
  • Se puoi installa in casa un sistema di antifurto elettronico o vetri antisfondamento.
    In alternativa è sempre valido il ricorso alle grate, purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri.
  • Se l’interruttore della luce è all’esterno, proteggilo con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa staccare la corrente.
  • E’ meglio non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore.
  • Ricordati che luce e rumore tengono lontano i malviventi: se sei solo tieni accesa la luce in due o più stanze per simulare la presenza di più persone.
  • Se sei in casa tieni la porta protetta col paletto o la catena di sicurezza;

se ti senti in pericolo chiama subito il 113.

  • Se hai bisogno della riproduzione di una chiave incarica una persona di fiducia evitando possibilmente di riportare su targhette nome e indirizzo.
  • Se perdi la chiave di casa o subisci uno scippo o un borseggio, cambia la serratura.
  • Assicurati, uscendo e rientrando, che la porta di casa ed il portone del palazzo restino ben chiusi.
  • Non far sapere, fuori dall’ambiente familiare, se in casa ci sono oggetti di valore o casseforti né dove si trova la centralina dell’allarme.

Fonte Polizia di Stato