Antifurto nebbiogeno per tabaccherie mette in fuga i ladri

(Fonte Torino Today)

Un antifurto nebbiogeno per tabaccherie ha messo in fuga i ladri entrati di notte nel borgo Aurora. I ladri hanno fatto irruzione verso le quattro di notte spaccando la vetrata a calci e riuscendo a rompere la serranda. Il nebbiogeno è entrato in atto e ha messo in fuga i ladri, le immagini acquisite dalle videocamere, tra l’altro collegate alla polizia permetteranno di ricostruire la dinamica e forse di poter acciuffare i ladri. Per Michele, il gestore della tabaccheria, si tratta del secondo furto. “Hanno rubato poco o nulla – racconta Michele – Ma la serranda strappata e la vetrata in pezzi sono per me un grosso problema. Le riparazioni costano e non poco, come tutti ben sapete”.

Interviene anche il capogruppo di FdI della Sette Patrizia Alessi. “I negozianti hanno partecipato alla raccolta firme pro sicurezza – rincara Alessi -. Ultimamente ci sono stati segnalati diversi problemi. Ai residenti e ai commercianti, però, tocca sempre subire”. (Torino Today)

 

Insomma, qui vediamo un sistema di rapina che ormai da tempo i ladri adottano. Spaccare con l’auto la serranda e rubare in quella frazione di secondo che riescono quello che possono. In questo caso il signor Michele è stato fortunato perché c’erano pochi soldi e poca merce. Ma ha ragione a lamentare i costi di riparazione della vetrata e della serranda, tenendo conto che si tratta delo secondo furto.

La sicurezza notturna dei locali è questione che riguarda sempre più Comuni, gli antifurti nebbiogeni e le videocamere tamponano il problema e anzi aiutano anche la Polizia ad intervenire tempestivamente e ad avere buon margine di possibilità di arresto. Ma i commercianti lasciano un segnale, gli antifurti e le videocamere non bastano ad essere sicuri, insomma per la sicurezza non bastano le ditte specializzate ma ci vuole anche un piano sicurezza tempestivo da parte delle amministrazioni comunali e locali.

Ecco come funziona un antifuro nebbiogeno.

Antifurto gratis da sconosciuti? No!!! affidatevi a professionisti

Mi raccomando!!!! Se volete installare un antifurto o optate per il fai da te o scegliete delle ditte specializzate con professionisti certificati e rivenditori ufficili di marche famose per allarmi e antifurti. Questo perché di truffe se ne sentono tante in giro e a rimetterci le penne sono sempre i più vulnerabili come gli anziani. Forse, cari figli o nipoti creare un sistema di collegamento e antifurto o intrusione per le case dei vostri genitori anziani o nonni non è così sbagliato perché dopo il caso degli anziani ipnotizzati, di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa, ecco una truffa proprio a Padova che vede la vendita fraudolenta di antifurti… inesistenti. Ecco che cosa ci racconta il MAttino di Padova.

Una signora si è fidata di una donna che le ha promesso sicurezza e protezione dicendole “Vuole un antifurto gratis? Siamo d’accordo con il Comune”. Ed è in questa maniera che prende la fiducia della signora che le apre la porta e ruba ben settemila euro più gioielli.

La donna truffata ha 77 anni e la ladra proprio alla porta è riuscita a prendere informazioni su quanti soldi avesse e quali ricchezze potesse rubare. Ha rassicurato la donna che se metteva l’antifurto vicino a dove aveva le sue ricchezze queste sarebbero state protette, l’antifurto era gratuito e donato dal comune. La circonvenzione è avvenuta intorno alle 10 in n vicolo Franco a Mejaniga di Cadoneghe. Quando l’anziana, che si è lasciata convincere a farla entrare, ha aperto il cassetto del mobile in camera da letto, la ladra ha afferrato fulminea un pacchetto di banconote e alcuni gioielli, 7mila euro di valore complessivo, scappando velocissima giù per le scale fino a raggiungere la complice in auto. Anche un contadino stava per subire lo stesso furto ma ha mostrato il badile e ha fatto scappare le due persone.

Insomma, un metodo bello e buono per entrare nelle case delle persone carpendo la fiducia. Ricordatevi, se volete un antifurto per voi, per i vostri cari, rivolgetevi a negozi specializzati e ad imprese del settore. Inoltre, fate attenzione a chi aprite alla porta e non tenete mai a portata di mano soldi contanti e gioielli.

 

La manutenzione impianto fotovoltaico deve essere periodica e completa

La manutenzione di un impianto fotovoltaico richiede la pulizia periodica dei pannelli solari perché sono questi l’elemento centrale del funzionamento elettrico rinnovabile e rappresentano l’elemento più costoso dell’impianto.

Il deterioramento dei pannelli avviene dopo molto tempo ma è importante rallentare il processo con una pulizia e manutenzione impianto fotovoltaico periodica e quindi per lo meno annuale. Il pannello fotovoltaico rovinato causa un cattivo rendimento elettrico.

BG Solution ha creato tra i suoi servizi anche l’assistenza dedicata alla pulizia e manutenzione dei pannelli solari. In genere ogni impianto solare ha le sue istruzioni e quindi è il proprietario ha gli strumenti per poter comprendere quando è necessario effettuare pulizia e manutenzione dell’impianto fotovoltaico. Tuttavia, ci sono degli elementi che potrebbero sfuggire soprattutto sul collegamento elettrico. Un professionista specializzato in pulizia e manutenzione impianto fotovoltaico può effettuare un’analisi completa del vostro pannello e vedere se ci sono imperfezioni o danno che possono causare incidenti di surriscaldamento e blackout, questi spesso sono generati proprio dal deterioramento della superficie o degli elementi collegate.

BG Solution dispone di un’ottima squadra di professionisti che effettuerà per voi la pulizia e la manutenzione impianto fotovoltaici. Potete richiedere informazioni compilando il seguente format. In genere, un professionista specializzato nel controllo, pulizia e manutenzione effettua i seguenti servizi: la pulizia delle componenti, l’ispezione visiva con la quale si verifica lo stato della tenuta stagno del pannello, degli interni e i collegamenti, quindi si controlla il cablaggio e tutto il sistema elettrico, supervisione il voltaggio sulla base del singolo sistema fotovoltaico e dell’esigenza di utilizzo, controlla lo stato del liquido antigelo importante per mantenere funzionante il pannello anche dove ci sono basse temperature e per far sì che queste non incidano sul funzionamento.

 

Videosorveglianza attiva 24 su 24 a Pizzighettoni (Cremona)

Videosorveglianza attiva 24 su 24 nella provincia di Cremona ed esattamente a Pizzighettoni. 34 telecamere sono in via di installazione sul territorio comunale per garantire maggiori tranquillità e sicurezza ai cittadini. Le videocamere saranno collegate alla stazione centrale dei Carabinieri. Ecco la notizia.

“Sono partiti ieri, lunedì 13 aprile, i lavori di messa in opera di 34 telecamere che osserveranno il territorio del Comune di Pizzighettone e delle sue frazioni. Il progetto, voluto dal Vicesindaco Massimo Antelmi, vede la luce e diventerà realtà nell’arco di un paio di mesi.
Prima dell’estate tutti i varchi di accesso all’area di competenza territoriale dell’Amministrazione e tutti i punti sensibili in paese saranno tenuti costantemente sotto controllo. Le scuole, i luoghi pubblici, il municipio e le strade principali saranno infatti monitorate da 34 occhi elettronici in costante contatto con la centrale operativa posta presso il Comando della Polizia Locale e sotto lo sguardo vigile dei Carabinieri. I Vigili Urbani potranno verificare quotidianamente il corretto funzionamento delle telecamere e soprattutto controllare i movimenti in paese, ovviamente nel pieno rispetto della normativa sulla privacy; solo coloro che sono autorizzati al trattamento dei dati sensibili potranno infatti vedere, registrare e scaricare le immagini in caso di necessità.

«Il sistema è basato su una tecnologia intelligente», sottolinea il Vicesindaco Antelmi. «Le telecamere possono essere visionate anche attraverso strumenti informatici portatili, senza dover necessariamente essere presenti in centrale. I nostri concittadini potranno essere più sicuri. Tanti occhi veglieranno su di loro ventiquattro ore su ventiquattro».

I lavori sono iniziati con l’installazione di alcuni primi impianti; interverranno poi alcune opere che incideranno sul suolo pubblico attraverso degli scavi e altre operazioni che richiederanno l’intervento di Enel. Si tratta di progetto impegnativo sia dal punto di vista pratico che economico, un progetto che, però, ha come obiettivo principale la tranquillità e la sicurezza dei cittadini di Pizzighettone e delle frazioni, in un’ottica di controllo constante del territorio. Perché l’Amministrazione Comunale intende, anche in questo modo, essere concretamente vicina ai pizzighettonesi”.

Fonte: VCN

 

Furti ai distributori automatici, colpo grosso a Cremona, ecco il racconto

Anche i distributori automatici vengono presi di mira dai ladri e ormai le macchinette vendono davvero di tutto, non solo bottigliette d’acqua e caffè ma anche prodotti nutrizionali elaborati e particolari oppure prodotti beauty e di bellezza.
Nelle aree isolate possono essere presi di mira e non viene tanto portata via la refurtiva quanto rotta la cassa di raccolta dei soldi. In teoria, questi macchinari dovrebbero avere un controllo antiscasso di sicurezza ma non sempre per la loro posizione particolare si riesce a garantire la tempestiva sicurezza. E a Cremona è successo un furto davvero molto grave all’interno di un distributore di benzina, ce lo racconta La Provincia di Cremona. Ecco il racconto.

“Colpo grosso al distributore automatico dell’Agip di via Brescia, l’area di servizio che si trova appena fuori città, subito prima del supermercato ‘Dico’. Il furto ha fruttato tra i 10 e i 15mila euro. Indaga la polizia.

Il colpo è avvenuto tra le 21 e le 21.05 a ridosso del weekend pasquale, quando in molti si riforniscono di carburante utilizzando i distributori automatici. I ladri, rapidi e precisi, con quattro fori nei punti giusti, hanno aperto la cassa ed hanno portato via tutto il denaro. Gli inquirenti hanno a disposizione delle immagini della videosorveglianza”. 

Green Act, il piano del Governo a sostegno delle rinnovabili (lavori in corso)

Il Green Act sta per arrivare, si tratta di 10 obiettivi per lo sviluppo delle rinnovabili elettriche, 33 azioni concrete per raggiunferli tutti. Il documento è stato elaborato da AssoRinnovabili e inviato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Ministri impegnati nella formulazione del Green Act.

Si tratta di un vero e proprio piano che evidenzia come le rinnovabili se deguatamente regolamentate e sostenute, possano contribuire al rilancio dell’occupazione e alla crescita del pil, in armonia con gli obiettivi stabiliti nel documento di Strategia Energetica Nazionale (SEN) e nel recente accordo sui target 2030 definito in sede di Consiglio Europeo.
Il documento rappresenta la naturale evoluzione del Green Paper gia’ prodotto nel 2013; tra i tanti spunti propositivi, il manifesto assoRinnovabili pone l’accento sulla necessita’ di regole certe a tutela degli investitori, procedure piu’ semplici in un’ottica di progressiva sburocratizzazione del Paese e un fisco piu’ amico delle rinnovabili. assoRinnovabili sottolinea inoltre come il Governo, contrariamente a quanto fatto negli ultimi mesi con le misure note come spalmaincentivi, dovrebbe valorizzare il grande patrimonio nazionale costituito dagli oltre 50 GW di impianti rinnovabili esistenti, favorendone la massima efficienza e il continuo rinnovo tecnologico.
“Il Green Act e’ l’occasione che non possiamo permetterci di perdere – commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili -. Oggi piu’ che mai dobbiamo contribuire a costruire un futuro piu’ sostenibile e piu’ efficiente che porti occupazione, ricchezza e benessere. Le rinnovabili possono gia’ offrire tutto questo. Il nostro documento indica la direzione da percorrere per superare gli ostacoli che ancora ne frenano la crescita”.

Il provvedimento e il completamento del testo sicuramente arriverà per giugno. Al centro del provvedimento misure di rafforzo sul ruolo della fiscalità ambientale, tra giugno e novembre un Comitato per la riforma fiscale ecologica affronterà la revisione del sistema delle accise tenendo conto delle emissioni di CO2, SO2 e NOx.

Fonti: 1 e 2

Impianti elettrici nei locali ad uso medico, evento seminario

Prende il via il 15 aprile a Roma la quinta edizione dei seminari organizzati dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), parteciperà anche la società Socomec. Il tema del primo incontro  sarà “Tecnologie, servizi e norme per gli impianti elettrici” – affronterà il tema dell’efficienza energetica come criterio prioritario di progettazione per gli impianti elettrici nei locali ad uso medico, senza dimenticare qualità delle prestazioni e sicurezza.

La coerenza con le strategie energetiche generali e il contesto economico portano a considerare al fianco delle prestazioni di qualità e sicurezza anche le prestazioni energetiche. Il funzionamento degli UPS è tipicamente continuativo e le potenze possono essere anche molto elevate, una variazione di rendimento anche di pochi punti può corrispondere vantaggi economici notevoli. L’evoluzione tecnologica da un lato, quella normativa (revisione della Norma CEI EN 62040-3) dall’altro e la disponibilità di contributi economici da parte del GSE per l’installazione di gruppi di continuità statici ad alta efficienza richiedono, a date condizioni, di rivedere le logiche classiche di specificazione e acquisizione degli UPS.

Caratteristica fondamentale degli impianti è la loro disponibilità energetica: per massimizzare la continuità di servizio, gli utenti devono studiare delle strutture resilienti sia a livello delle sorgenti di alimentazione, sia dei carichi. In questo contesto, l’accurata scelta dei dispositivi di commutazione di reti è fondamentale per garantire un’alta disponibilità, soprattutto in situazioni di emergenza. E’ necessario, inoltre, tenere conto sin dall’inizio dell’invecchiamento degli impianti e, quindi, una prevenzione delle correnti di dispersione è essenziale per evitare interruzioni delle linee.

Il primo intervento illustrerà la futura Variante 2 della norma CEI 64-8 in merito alla Parte 710 relativa agli impianti elettrici nei locali ad uso medico ed assimilati. Saranno inoltre analizzati la commutazione e la prevenzione delle correnti di dispersione. Nella seconda parte del seminario verranno presentate le moderne tecnologie utilizzate nei gruppi di continuità al servizio della sanità, trattando nello specifico nuove soluzioni a vantaggio della disponibilità e dei costi d’esercizio.

L’appuntamento è a Roma il 15 aprile presso il Centro Congressi SGM in via Portuense 741, con inizio alle ore 14. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione online

Fonte

Sassi contro il Trony, ecco il video che ha sgamato il ladro in bicicletta

L’importanza della videosorveglianza per un centro commerciale e un negozio sono evidenti in questo video riportato Alto Adige Video. Viene ripresa la vetrina di un Trony spaccata da una ladro e che però è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza collegate alla stazione dei carabinieri.

Il ladro era in bicicletta, ha iniziato a prendere a pietrate la vetrata del negozio di tecnologia. L’uomo è stato fermato dai carabinieri prima che riuscisse ad entrare nell’esercizio.

Si vede proprio l’uomo che lancia la pietra, la riprende e ci riprova diverse volte lanciando. Dopodiché si avvicina al vetro e inizia a lavorare di mano per cercare di romprere il vetro. In genere i ladri organizzati utilizzano la tecnica dell’ariete, ovvero per rompere un’intera vetrata utilizzano direttamente l’automobile per entrare. Si vede alla fine del video, gli agenti che intervengono tempestivamente, la segnalazione è diretta perché come potete vedere, il servizio di videosorveglianza è collegato alla centralina delle Forze dell’ordine.

Video sorveglianza alto adige

Costo antifurto e impianto allarmi, l’importanza del preventivo

lince antifurti BG Solution

La tecnologia senza fili degli antifurti ha permesso di abbassare di molto il costo di installazione perché non richiede lavori di rottura di muri, il costo quindi sembrerebbe concentrato soprattutto sul prodotto “sistema antifurto con allarmi” e il progetto di installazione dei diversi elementi. Esiste la differenza tra kit di impianti già completi e che richiedono solo di essere inseriti nel modo corretto, impianti di allarme ad hoc che richiedono l’acquisto studiato di ogni singolo pezzo. Lì il costo a questo punto va studiato per ogni singolo componente più lavoro dell’installatore.

Il lavoro dell’installatore è necessario per creare un sistema di allarme veramente ad hoc e studiato per proteggere la casa da ogni piano di furto e appropriazione indebita. Come vi abbiamo detto più volte esistono tre tipi di protezione: perimetrale, interna e volumetrica. Scegliere una società specializzata significa anche potersi avvalere di un’assistenza remota il che aumenta la garanzia di sicurezza e protezione degli ambienti; questo oggi può essere garantito anche da moderne applicazioni Android e iOS che consentono allo stesso proprietario di controllare la situazione. Il costo antifurto comunque si determina per questi elementi: acquisto della centralina, acquisto dei ripetitori visivi dove necessario, acquisto del sensori esterni completi di cablaggio e interni, sirena, manodopera e costo del lavoro. Possibile manutenzione e controllo durante gli anni. Nel nostro sito, per i nostri servizi abbiamo creato un servizio apposito di richiesta preventivo online antifurto.

preventivo antifurto

Impianti fotovoltaici, l’Italia è il terzo Paese mondiale

Il parco installato in Italia di impianti fotovoltaici a fine 2014 è il terzo nel mondo, dietro a Germania e Cina e prima di Usa e Giappone. E’ quanto sottolinea una nota di ANIE Rinnovabili, rilevando che il fotovoltaico italiano a fine 2014 ha toccato quota 648.183 impianti installati nel Paese, con una potenza totale di 18.325 MW, arrivando a pesare per quasi il 15% sul totale mondiale.

Dai dati raccolti da ANIE Rinnovabili emerge un settore che nell’ultimo anno ha visto una crescita degli impianti di piccola taglia: “l’incrocio del numero di impianti installati nel 2014 (50.571 unità) con il valore della potenza implementata (385 MW) evidenzia infatti che a farla da padrone lo scorso anno sono stati proprio gli impianti del settore residenziale”. Secondo l’organizzazione confederale che rappresenta le imprese costruttrici di componenti e impianti per la produzione di energia verde, questi dati dimostrano che “esiste un mercato italiano del fotovoltaico che va oltre i meccanismi incentivanti”. A fine 2013, infatti, il mercato aveva mostrato un calo del fatturato di più del 70% rispetto all’anno precedente. Una crisi post incentivi che tuttavia aveva fatto registrare una buona tenuta per gli impianti che usufruivano della detrazione Irpef per l’installazione su edifici residenziali, compresi tra i 3 e i 6 kW di potenza. Proprio in questo ambito nel 2014 si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp (megawatt di picco, ovvero la potenza nominale di un impianto fotovoltaico). Seconda classe di potenza si è attestata quella compresa tra i 20 e i 200 kW, propria del settore industriale, in cui a fine 2014 si è registrata una potenza installata pari a 97,98 MWp. “Le famiglie e le PMI credono davvero nel fotovoltaico – commenta il presidente di ANIE Rinnovabili, Emilio Cremona -, i dati ce lo dimostrano. E con la detrazione fiscale del 50% prorogata fino al 31 dicembre 2015, è possibile un ritorno concreto degli investimenti in tempi rapidi: in 5 anni è già possibile ammortizzare i costi. Per non parlare del fatto che le spese da sostenere sono diminuite di circa il 75% rispetto a qualche anno fa. Siamo lieti di poter dire che esiste un mercato italiano del fotovoltaico che va oltre i meccanismi incentivanti e che si sviluppa in maniera costante e continua”.

Ansa