Verona, si rafforza la sicurezza stradale con videosorveglianza e Wifi

Il sindaco Flavio Tosi e il presidente di Agsm Fabio Venturi hanno presentato, questa mattina, le nuove iniziative messe in atto dall’azienda partecipata per implementare sul territorio il sistema di videosorveglianza e la connessione wifi gratuita. 

Nei prossimi giorni, infatti, saranno attivate 51 telecamere sugli impianti semaforici per il controllo del traffico; 26 nuove telecamere per sorvegliare il territorio. Presente il consigliere comunale incaricato allo Sviluppo del progetto wifi Vittorio Di Dio e il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura.
“Sul territorio comunale – ha detto Tosi – oggi abbiamo più di 170 telecamere attive, alcune utilizzate per monitorare e gestire il traffico, e usate con una doppia funzione perché riprendono anche le zone limitrofe agli incroci, altre invece installate per garantire maggior sicurezza e come deterrente ai fenomeni criminali. Proprio queste ultime, grazie all’intervento di Agsm, saranno implementate soprattutto in periferia, da dove sono arrivate numerose segnalazioni da parte dei cittadini e delle Circoscrizioni”.

Fonte: AdnKronos

 

Allarmi e videosorveglianza a Brescia, servizi a 360 gradi

Professionalità, garanzia e assistenza completa al cliente sono gli ingredienti principali del nostro lavoro di installazione impianti allarmi a Brescia e città limitrofi.

Il nostro lavoro inizia con l’accoglienza della richiesta da parte del cliente che può avvenire tramite telefonata, messaggio e-mail o spesse volte con il passa parola. Dopodiché effettuiamo sopralluoghi indispensabili per definire il lavoro e preventivi gratuiti che vengono già illustrati in fase di prima consulenza.

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Operiamo su tutta la provincia e anche in tutta l’area del Lago di Garda. BG Solution opera dal 2008 e ha costruito una lunga esperienza professionale nel settore della video sorveglianza e dell’installazione di tutti i tiri di i,pianti e sistemi di allarmi.

La vendita di impianti di allarmi avviene in diversi campi, civili, industriali, commerciale e la nostra lunga esperienza e affidabilità ci ha portato anche al settore militari. La sicurezza di case, ville, negozi e centri di lavoro oggi è diventata fondamentale perché i furti non sono solo aumentati ma anche diventati più efficaci e violenti. I danni causati non sono solo di perdita del patrimonio ma anche di danneggiamento ambientale e anche psicologico, un impatto da tenere in considerazione. La prevenzione è tutto in un momento dove furti e rapine sono diventate cronache giornaliere, per questo noi offriamo alta specializzazione professionale conoscenza e studio di verse soluzioni che garantiscono un livello di sicurezza adeguato all’effettivo rischiu, riducendo i costi del cliente. Lavoriamo per la sicurezza di case, uffici, aziende, enti pubblici, parchi, terreni liberi e locali. Contattaci se anche tu vuoi il tuo sistema di allarme e video sorveglianza, operiamo anche a Mantova oltre che nella zona e provincia di Brescia.

Videocamere di sorveglianza, due rapinatori su tre riconosciuti e arrestati a Folzano

Videocamere di sorveglianza, due rapinatori su tre riconosciuti e arrestati a Folzano

Grazie alla videocamere di sorveglianza, la Squadra Mobile di Folzano è riuscita ad arrestare due di tre rapinatori che venerdì mattina dopo le nove hanno fatto irruzione nella filiale di una Banca Popolare di Vicenza. Gli uomini non erano due ma bensì tre ed oltre ad essere stari riprese dalle videocamere di sorveglianza sono stati descritti sia dal direttore che da un impiegato dell’istituto di credito. Il confronto delle informazioni cone le immagini fornite dalle videocamere di sorveglianza hanno permesso di individuare rapidamente almeno due dei rapinatori.

L’arresto e la ricerca del terzo rapinatore

L’arresto è avvenuto proprio sotto la casa dei due, i poliziotti hanno atteso il loro ritorno. La prova inconfutabile delle loro responsabilità sono stati gli zaini pieni non solo dei duemila euro che hanno soffiato alla banca ma anche degli strumenti che hanno utilizzato quindi parrucche e pistole scacciacani.

Le due persone residenti in città avevano una ventisette anni ed è di Botticino, la seconda ha 58 anni. Erano già noti alle forze dell’orine per altri reati di furto, rapina ed estorsione inoltre il secondo è un sorvegliato speciale. Manca un terzo uomo che è riuscito a fuggire alla cattura, non si sa le videocamere di sorveglianza lo hanno ripreso e quindi sia facilmente individuabile come i primi due complici. Risulta all’interno delle descrizioni fornite dalle vittime interne alla banca. La fuga potrebbe avere le ore contate visto che la Squadra Mobile è sulle sue tracce ma ancora non si hanno notizie definitive anche su un possibile riconoscimento.

 

Sassi contro il Trony, ecco il video che ha sgamato il ladro in bicicletta

L’importanza della videosorveglianza per un centro commerciale e un negozio sono evidenti in questo video riportato Alto Adige Video. Viene ripresa la vetrina di un Trony spaccata da una ladro e che però è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza collegate alla stazione dei carabinieri.

Il ladro era in bicicletta, ha iniziato a prendere a pietrate la vetrata del negozio di tecnologia. L’uomo è stato fermato dai carabinieri prima che riuscisse ad entrare nell’esercizio.

Si vede proprio l’uomo che lancia la pietra, la riprende e ci riprova diverse volte lanciando. Dopodiché si avvicina al vetro e inizia a lavorare di mano per cercare di romprere il vetro. In genere i ladri organizzati utilizzano la tecnica dell’ariete, ovvero per rompere un’intera vetrata utilizzano direttamente l’automobile per entrare. Si vede alla fine del video, gli agenti che intervengono tempestivamente, la segnalazione è diretta perché come potete vedere, il servizio di videosorveglianza è collegato alla centralina delle Forze dell’ordine.

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Antifurto case per anziani e fragili, ecco una tragica storia dalla Versilia

Può essere una buona idea quella di pensare anche alla sicurezza dei nostri cari, si possono installare degli antifurto per case di genitori anziani o parenti fragili con collegamento telefonico o digitale verso i nostri dispositivi, ci consente anche se abitiamo lontano o siamo fuori casa per la maggiorparte del tempo di vigilare la situazione e intervenire in caso di necessità. Ascoltate questa storia e capirete il perché vi diamo questo consiglio.

Per rubare nelle case, i rapinatori seriali affinano tecniche e metodi di intrusione ed evasione dai controlli sempre più sofisticati ed efficaci. Il settore dei sistemi di difesa e controllo per prevenire furti ed intrusioni è sempre in movimento insieme alle forze dell’ordine impegnate ogni giorno a controllare, prevenire e intervenire quando furti e rapine avvengono nelle case, nei negozi e in altre tipologie di proprietà private. La storia che vi raccontiamo oggi è avvenuta in Toscana a Viareggio e ad essere vittime di una serie di furti sono state delle donne anziane che sono state drogate da una donna che era riuscita a conquistare la loro fiducia e ripagarla con sostanze che alteravano lo stato di coscienza e permettere così il furto delle abitazioni.

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La Procura della Repubblica, Tribunale di Lucca, ha emesso un provvedimento di carcerazione per una donna di 42 anni pluripregiudicata per reati predatori e contro il patrimonio, colpevole di ben 12 eventi delittuosi, tra cui rapine e furti in abitazione, commessi in Viareggio tra il 2012 e il 2013 e che hanno destato particolare clamore nell’opinione pubblica. Le denuncie contro le attività di questa donna sono iniziate nel 2012 e avevano la particolarità di riferire furti in appartamenti senza segni di rottura o violenti tentativi di ingresso nei locali. Dai racconti, gli inquirenti sono riusciti ad individuare un filo comune, il rapporto con una donna che frequentava anche ambienti scolastici e sportivi dei nipoti. Leggiamo sul Versilia Today: “Di fatto, le vittime, sempre sentite singolarmente, narravano come la donna, coi suoi modi affabili, si fosse guadagnata la loro fiducia.

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Fiducia che le aveva dato la possibilità di accedere alle abitazioni della vittime senza destare sospetto alcuno, se non quello, però valutato “col senno di poi”, che dopo ogni visita, si constatasse che erano stati sottratti monili presenti nell’abitazione. In altre occasioni la donna sottraeva con abilità le chiavi degli appartamenti alle vittime designate procedendo al furto all’interno degli stessi quando i proprietari erano momentaneamente assenti”.

Sulle donne anziane agiva nel seguente modo: tra i capi di accusa addebitati alla donna, emerge quello di rapina perpetrata ai danni di anziane signore, da lei conosciute, con l’aggravante della violenza consistente nel porre la vittima in stato di incapacità di intendere e di volere mediante somministrazione di un potente sedativo. Il modus operandi in questi casi era sempre lo stesso: con una scusa riusciva ad entrare all’interno dell’abitazione di ignare vecchiette da lei conosciute e con affabilità si faceva preparare un caffè che puntualmente “drogava” con potenti medicinali che provocavano lo stordimento della vittima. Una volta che queste ultime perdevano conoscenza procedeva a ripulire l’appartamento”.

Questa storia è una delle tante che si sente sui modi di intrusione e furto negli appartamenti, soprattutto di persone fragili come gli anziani. Un buon sistema di antifurto e videosorveglianza anche nelle case dei parenti più fragili o dei genitori, è un modo per prevenire spiacevoli e tragici episodi.

Abitazione sicura

casa sicura

Abitazione sicura

  • Rendi sicure porte e finestre. Ideale è una porta blindata con serratura antifurto e spioncino.
  • Se puoi installa in casa un sistema di antifurto elettronico o vetri antisfondamento.
    In alternativa è sempre valido il ricorso alle grate, purché siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri.
  • Se l’interruttore della luce è all’esterno, proteggilo con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa staccare la corrente.
  • E’ meglio non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore.
  • Ricordati che luce e rumore tengono lontano i malviventi: se sei solo tieni accesa la luce in due o più stanze per simulare la presenza di più persone.
  • Se sei in casa tieni la porta protetta col paletto o la catena di sicurezza;

se ti senti in pericolo chiama subito il 113.

  • Se hai bisogno della riproduzione di una chiave incarica una persona di fiducia evitando possibilmente di riportare su targhette nome e indirizzo.
  • Se perdi la chiave di casa o subisci uno scippo o un borseggio, cambia la serratura.
  • Assicurati, uscendo e rientrando, che la porta di casa ed il portone del palazzo restino ben chiusi.
  • Non far sapere, fuori dall’ambiente familiare, se in casa ci sono oggetti di valore o casseforti né dove si trova la centralina dell’allarme.

Fonte Polizia di Stato

Grave rapina all’ospedale di Brescia

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Una grave rapina ha creato panico e paura nell’ospedale di Brescia, tre persone sono entrate con violenza nella guardiola all’ingresso dell’ospedale armati di pistola. Hanno presso d’assalto la cassa minacciando il personale di servizio, i vigilantes sono stati legati per portare a termine il furto, hanno preso tutto l’incasso della giornata e sono scappati. I tre rapinatori dell’Ospedale di Brescia non hanno tenuto conto delle videocamere di servizio attive, le riprese saranno usate dagli inquirenti per ricostruire le dinamiche della rapina e risalire così ai tre ladri, stanno lavorando sul fatto i carabinieri di Brescia. Ecco il racconto di Bresciaoggi.it.

I RAPINATORI sono entrati con il Fiorino dall’ingresso sulla sinistra rispetto a quello principale. Un ingresso per i dipendenti, sempre aperto. Le due guardie giurate vedendo avvicinarsi un Fiorino con ogni probabilità hanno ritenuto di non avere nulla da temere. L’hanno lasciato avvicinare. E i tre rapinatori non chiedevano di meglio. Hanno disarmato le guardie giurate minacciandole con pistole. Poi, secondo una prima ricostruzione, li hanno costretti ad aprire la cassaforte. All’interno c’erano circa 30-35mila euro, l’incasso dei poliambulatori.

IL DIRETTORE GENERALE dell’Ospedale Civile Ezio Belleri ha commentato: «La cosa importante è che non sia successo niente a pazienti, dipendenti e guardie. Rimane una cosa molto spiacevole, che questo sia avvenuto in un luogo dove c’è gente che soffre». (Fonte: http://www.bresciaoggi.it)