Paura, pericolo e tanti danni; il problema delle rapine bancarie coinvolge tutte le regioni anche perché i malviventi si muovono nell’immenso territorio o per fuggire o per costruire cellule di pianificazione. Quattro ladri ultra specializzati che pianificavano per mesi i loro colpi che avvengono con la distruzione delle strutture murarie sono stati fermati per una volta da un’allarme volumetrico antintrusione. Una volta decisiva perché mentre stavano fuggendo e, allo stesso tempo, pianificando un nuovo colpo sono stati intercettati e arrestati dai carabinieri.
L’ultima importante condanna è stata emessa dal Tribunale di Genova nei confronti di quattro rapinatori arrestati dai carabinieri della compagnia di Desio che hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dalla procura genovese. Si tratta di quattro romani sulla cinquantina sorpresi in Brianza mentre stavano progettando di introdursi in un’altra banca lunedì pomeriggio usando l’impianto di aereazione. I quattro ladri si stavano preparando il percorso aprendosi un varco attraverso il locale caldaie dello stabile che ospita l’istituto di credito. E’ questo il colpo è fallito perché è scattato l’allarme volumetrico antintrusione che ha messo in fuga i quattro ladri.
Il Tribunale di Genova ha inserito nell’accusa i reati compiuti verso diverse banche tra Lombardia e Liguria. I quattro ladri sono stati arrestati in zone diverse. Rapine in banca in Lombardia e Liguria, due arresti ad Albiate. Sulle loro tracce i carabinieri si erano messi dopo che lo scorso 18 ottobre, di domenica, i quattro avevano pianificato un colpo all’istituto di credito Carige, a Desio, in via Milano 145. Durante la perquisizione dei loro appartamenti sono stati sequestrati diversi strumenti, i quattro rapinatori usavano attrezzi per lo scavo e la demolizione, apparecchiature radio per cuminicare, carte di identità e patenti. Non mancavano armi come una semiautomatica calibro 9×21 rubata nel 2011 ad un furgone portavalori a Roma.