Antifurto, disturbatore a Modena che silenziava i sistemi di allarme

collegare antifurto carabinieri

Uno dei deterrenti più importanti contro i furti e i tentativi di intrusione da parte dei malviventi è sicuramente l’antifurto: il sistema di allarme, che possiamo trovare in diverse e svariate tipologie, è senza dubbio l’elemento più importante per evitare che i ladri ed i malviventi si introducano all’interno delle case e degli esercizi commerciali, spesso non solo derubando i malcapitati, ma anche creando un vero e proprio subbuglio.

La scelta dell’antifurto è uno dei momenti fondamentali, perché per quanto possa sembrare poco importante, in realtà è proprio grazie all’antifurto che possiamo metterci al riparo dai furti, e dai tentativi di rapina da parte dei ladri che, senza un deterrente, potrebbero agire indisturbati.

Ma anche scegliendo l’antifurto più adatto alla nostra situazione, potrebbe accadere che il sistema di allarme mostri qualche piccolo segnale di malfunzionamento: in tal caso, non bisogna mai aspettare ma è, invece, fondamentale agire e cercare di capire qual è il problema, perché talvolta i malfunzionamenti possono essere causati direttamente dai ladri, che cercano di fare l’impossibile per derubarci.

Questo è quanto si è verificato, per esempio, a Modena nei giorni scorsi, dove si è registrato un notevole aumento di furti soprattutto negli ultimi giorni: le vittime, infatti, dopo esser state derubate dei loro averi nelle loro abitazioni, hanno denunciato alle forze di polizia il malfunzionamento dei sistemi di allarme che avevano installato nelle loro case.

Gli agenti della Mobile, dopo adeguate ricerche, hanno potuto verificare che i ladri avevano messo a punto un sistema molto ‘furbo’ per agire indisturbati nelle case che hanno preso di mira per i loro furti: si tratta di un vero e proprio disturbatore di frequenze che era dotato di una sofisticata strumentazione, in grado di agire sul funzionamento degli allarmi ed anche dei telefoni cellulari, e quindi di rendere totalmente inutile la presenza del sistema di allarme.

Il disturbatore era stato inserito in una macchina parcheggiata fuori dalle abitazioni prese di mira: grazie a questa sofisticata strumentazione, i ladri potevano agire indisturbati dopo aver studiato attentamente i movimenti delle loro vittime e, quindi, fare una vera e propria razzia di oro ed oggetti di valore di alcune case della città.

Si tratta di un disturbatore considerato in qualche modo uno strumento di origine militare, che, grazie ad un sofisticato metodo, riesce a rendere silenzioso l’allarme anche a distanza, e le comunicazioni dei telefoni cellulari.

Attualmente le forze dell’Ordine sono alla ricerca della banda di ladri, probabilmente di origine balcanica, che ha messo a punto il sofisticato disturbatore generando paura e sgomento nelle vittime dei furti compiuti a Modena.

 
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