Antifurto con fumogeno, rallenta le possibilità di fuga del ladro

Oggi parliamo di nuovo dell’antifurto con fumogeno, un sistema di protezione che come abbiamo visto ha mitigato i danni di un bar preso d’assalto di notte dai ladri (peccato la vetrina ma è già un passo avanti). Che cos’è un nebbiogeno o un sensore antintrusione fumogeno? Innanzitutto dobbiamo chiarire che non si tratta di un sensore autonomo ma di un impianto antifurto, si direbbe una parte attiva.

Noi abbiamo visto che l’antifurto è formato da diversi componenti, di base ce ne sono tre: centralina che coordina tutti gli elementi emettendo e ricevendo segnali, i sensori che monitorano lo spazio e le sirene. A questi elementi si aggiungono altri strumenti complementari tra cui i sistemi di videosorveglianza, quindi le videocamere collegate, e i nebbiogeni o fumogeni. Sono in sostranza dei contenutori a sensori che una volta scattato l’allarme fanno partire una nebbia che si espande in tutto l’ambiete e riduce la visibilità a zero. Questo blocca il ladro, rallenta tutti i suoi movimenti perfino della fuga.

E’ costretto a scappare ma potrebbe essere anche preso perché allo scatto della sirena parte anche la segnalazione alle forze dell’ordine. Ogni sensore antifurto nebbiogeno ha la sua durata, in generale la persistenza della nebbia dura due ore e nei primi minuti di getto il fumo lanciato è molto fitto e violento proprio per bloccare e stordire il ladro, uno stodimento visivo non respiratorio perché il nebbiogeno non è un fumo tossico, ha una sua certificazione IMQ/CSI.

Proprio come gli altri sensori e componenti di un sistema di allarme anche l’antifurto con fumogeno può essere di tanti tipi e marche con soluzioni di controllo mani in mano da parte dell’utente o del proprietario di casa. Utile per negozi, banche, condomini ma anche per ville e contesti a rischio di furti è bene scegliere un buon prodotto che si sappia controllare e regolare. L’antifurto con fumogeno può essere collegato ad un sistema allarme senza fili o collegato all’elettricità. Ha un sistema di riconoscimento elevato per cui può essere usato anche in contesti famigliari dove ci sono bambini e animali. BG Solution ti può guidare nella scelta, nell’installazione e nella strategia di protezione e difesa della tua casa.

Un video esempio di come funziona il fumogeno antifurto

http://video.repubblica.it/edizione/milano/como-l-antifurto-col-fumo-mette-in-fuga-i-ladri/127347/125849

 

 

Antifurto con fumogeno, salva un bar di stazione dalla razzia dei ladri

Oggi parliamo dell’antifurto con fumogeno in seguito al successo di un bar che ha adottato questo sistema di sicurezza e la fuga dei ladri. Se il furto in casa è una piaga sociale, furti e rapine in negozi e centri commerciali rappresenta un vero danno economico e cittadino perché tocca ambienti di lavoro e produzione reddito. I commercianti vengono danneggiati nella loro produttività, i luoghi perdono sicurezza e fiducia nelle loro risorse.

L’allarme fumogeno e il sistema videosorveglianza sono i due metodi di protezione e prevenzione furto che sta portando a successi concerti. Il primo blocca le rapine notturne che iniziano sempre con la rottura del vetro con la macchina (l’ariete) e la razzia che non ha pietà del luogo mentre si cercano i soldi o altre ricchezze.

Il Wild Caffè, un bar della stazione di servizio Beyfin, in zona aereoporto, è riuscito a mettere in fuga ladri anonimi attraverso il sistema di antifurto con fumogeno. Il locale si è riempito di fumo che ha impedito ai ladri di compiere la razzia alle slot machines, i quattro malviventi sono stati costretti a fuggire subito.

È successo mercoledì attorno alle due e mezzo di notte. Si tratta del quinto colpo – anche se questo non è andato a segno – in quattro anni per i gestori, Susy Pavan e suo marito. Che la prendono con filosofia: «Ormai siamo quasi abituati, per fortuna il sistema con il fumogeno li ha allontanati». Al di là dei danni alla vetrata della porta d’ingresso, insomma, il colpo non ha lasciato altre tracce. «Il fumo bianco che si sprigiona è densissimo, ma quando si dissolve non lascia tracce», spiegano i titolari, «è la prima volta che ci “salva”, una volta lo avevamo fatto scattare noi per sbaglio: con il locale pieno di fumo non si vede a un centimetro dal proprio naso, non riuscivamo neppure a uscire». Un sistema ancora non diffusissimo ma, a quanto pare, molto efficace. «È stato il rappresentante delle slot a suggerirci di installarlo», dicono ancora i titolari. Già, le slot: sono proprio quelle macchinette ad attirare i ladri, che sanno di trovare nella loro pancia decine se non centinaia di euro. L’ultima visita dei ladri al bar risale al mese di febbraio scorso, stessa modalità. Nel mirino, però, era poi finita – anch’essa per l’ennesima volta – la adiacente stazione di servizio.