Antifurto esterno, si possono rovinare con la pioggia?

Gli antifurti esterni, resistono agli agenti atmosferici?

Se volete difendere la vostra casa partendo da un sistema di protezione esterno sicuramente vi starete chiedendo se un antifurto installato in terrazzo o in giardino può essere danneggiato dalla pioggia o, peggio ancora, scattare per interferenze di vento, pioggia e neve. Un antifurto esterno, detto anche antifurto perimetrale, dovrebbe essere in grado di resistere a queste condizioni, bisogna in tal senso scegliere dei sistemi che diano delle garanzie in tal senso e studiare un sistema di installazione apposito. Una ditta specializzata in tal senso vi può fornire la giusta consulenza.

Un sistema di allarme perimetrale può essere collegato alla rete elettrica o senza fili, quindi con sistema di funzionamento wifi che non necessita il collegamento con il nostro impianto di energia. Sarebbe un bel risparmio sia in termini di costi di installazione che di tempi, ma il posizionamento degli elementi a questo punto deve essere ben studiato e progettato.

Partendo dal tipo di antifurto esterno, quindi per il terrazzo, il giardino o un parcheggio è importante scegliere sistemi di alta qualità materiale e con certificati di impermeabilità e resistenza a diversi elementi. IMQ è una sigla importante per le apparecchiature elettriche, ma esistono anche altre certificazioni fondamentali a livello europeo e internazionale. Il secondo elemento da considerare sulla resistenza dell’antifurto esterno è il posizionamento. Sappiamo che il sistema di allarme è composto da tre elementi: la centralina, i sensori e i segnalatori audiovisivi (le sirene).

La centralina può anche essere inserita all’interno della casa se sia l’ambiente che il tipo di antifurto lo permette.Questa riceve i segnali dei sensori e li trasmette sia al segnalatore acustico per attivare la sirenza e la luce intermittente, sia al proprietario tramite collegamento telefonico GPS, sia alle forze dell’ordine per collegamento telefonico installato. I sensori dell’antifurto esterno sono di diverso tipo, in genere si definiscono perimetrali proprio perché proteggono le mura di entrata con particolare attenzione agli ingressi, ma possono anche essere spaziali ovvero essere in grado di controllare uno spazio più grande rispetto all’apertura e al muro protetto.

I sensori dell’antifurto esterno possono essere installati sulle finestre e le porte di accesso per controllare se queste vengono aperte o meno e quindi scattano quando viene rilevata il tentatvo di apertura. Ma esistono anche un tipo di sensori ad infrarossi che si installano a barra sulle mura esterne in prossimità delle aperture o nel sistema di recinsione per rilevale la presenza di persone all’interno del giardino e del terrazzo. Questi elementi devono essere in grado di resistere alla pioggia e al vento, ma non solo, devono essere in grado di non essere disturbatti da questi elementi e una ditta specializzata in tal senso può aiutarvi a scegliere strumenti idonei o studiare dei sistemi costruittivi che rendono efficaci i sensori di un antifurto perimetrale.
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LA FUNZIONE DELL’ANTIFURTO ESTERNO

LA FUNZIONE DELL’ANTIFURTO ESTERNO

Il concetto di antifurto esterno si lega alla parola composta “antintrusione”, quindi un sistema preventivo che dovrebbe prevenire l’entrata del ladro all’interno della casa oltre ad avvisare che una persona si è introdotta nella proprietà privata e sta compiendo il furto.

Nell’immaginario dei non esperti l’antifurto scatta quando il ladro ha già poggiato le mani sul fagotto protetto oppure sulla serratura di una cassaforte interna alla casa.

Ma la protezione in realtà deve avvenire già da fuori, l’antifurto esterno si può quindi definire la prima protezione principale, se è abbinata anche ad un sistema di allarme e rivelazione intrusi interno quest’ultimo si può considerare una seconda difesa che non dovrebbe nemmeno scattare e servire se il primo, l’antifurto esterno ha fatto bene il suo dovere.

Per poter far bene il suo dovere l’antifurto esterno deve essere certificato nei suoi elementi che a questo punto devono avere una capacità di materiale resistente alle intemperie ambientali e alle possibili manomissioni. Inoltre, l’installazione degli elementi diventa fondamentale, soprattutto se si tratta dei moderni sistemi senza fili.

L’installazione di un antifurto esterno senza fili deve vedere per forza l’intervento di un esperto professionista perché ci sono diversi elementi da considerare, ad esempio le possibili interferenze che potrebbero disturbare i segnali tra centralina e sensori oppure che questi ultimi infastidiscono altre frequenze importanti. Se non può installare un sistema di antifurto esterno senza fili si può ricorrere al tradizionale con cavo, la modernizzazione delle installazioni ha permesso ai professionisti di trovare dei modi per installare i cavi elettrici senza dover per forza ricorrere alla rottura dei muri o della pavimentazione.

Da che cosa è composto un antifurto esterno? Il suo obiettivo principale è suonare quando il ladro tenta di aprire le finestre, le porte o altri punti di ingresso. Per tale motivo avremo dei sensori di rivelamento, scattano quando percepiscono l’apertura degli infissi o il rialzamento non autorizzato di una tapparella.

La centralina che riprende i segnali inviati dai sensori e li elabora trasmettendoli nel caso si verifichi un’apertura non autorizzata al segnalatore audiovisivo, in sostanza la sirena.

I sensori dell’antifurto esterno possono essere di diverso tipo, in alcuni casi è possibile anche installare delle videocamere anche se ci sono particolari documentazioni da richiedere e per tale motivo informarsi presso una ditta specializzata in installazione antifurti e quindi a dei professionisti esperti può risultare molto utile per conoscere le norme legislative specifiche oltre che per un lavoro di installazione fatto come si deve e certo nel suo funzionamento.
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