Oggi parliamo dell’antifurto con fumogeno in seguito al successo di un bar che ha adottato questo sistema di sicurezza e la fuga dei ladri. Se il furto in casa è una piaga sociale, furti e rapine in negozi e centri commerciali rappresenta un vero danno economico e cittadino perché tocca ambienti di lavoro e produzione reddito. I commercianti vengono danneggiati nella loro produttività, i luoghi perdono sicurezza e fiducia nelle loro risorse.
L’allarme fumogeno e il sistema videosorveglianza sono i due metodi di protezione e prevenzione furto che sta portando a successi concerti. Il primo blocca le rapine notturne che iniziano sempre con la rottura del vetro con la macchina (l’ariete) e la razzia che non ha pietà del luogo mentre si cercano i soldi o altre ricchezze.
Il Wild Caffè, un bar della stazione di servizio Beyfin, in zona aereoporto, è riuscito a mettere in fuga ladri anonimi attraverso il sistema di antifurto con fumogeno. Il locale si è riempito di fumo che ha impedito ai ladri di compiere la razzia alle slot machines, i quattro malviventi sono stati costretti a fuggire subito.
È successo mercoledì attorno alle due e mezzo di notte. Si tratta del quinto colpo – anche se questo non è andato a segno – in quattro anni per i gestori, Susy Pavan e suo marito. Che la prendono con filosofia: «Ormai siamo quasi abituati, per fortuna il sistema con il fumogeno li ha allontanati». Al di là dei danni alla vetrata della porta d’ingresso, insomma, il colpo non ha lasciato altre tracce. «Il fumo bianco che si sprigiona è densissimo, ma quando si dissolve non lascia tracce», spiegano i titolari, «è la prima volta che ci “salva”, una volta lo avevamo fatto scattare noi per sbaglio: con il locale pieno di fumo non si vede a un centimetro dal proprio naso, non riuscivamo neppure a uscire». Un sistema ancora non diffusissimo ma, a quanto pare, molto efficace. «È stato il rappresentante delle slot a suggerirci di installarlo», dicono ancora i titolari. Già, le slot: sono proprio quelle macchinette ad attirare i ladri, che sanno di trovare nella loro pancia decine se non centinaia di euro. L’ultima visita dei ladri al bar risale al mese di febbraio scorso, stessa modalità. Nel mirino, però, era poi finita – anch’essa per l’ennesima volta – la adiacente stazione di servizio.