Gli antifurti dentro casa ci proteggono, ma si possono attivare quando siamo presenti? Certo che sì, è fondamentale saperlo. I moderni sistemi di antifurto, sia che si applichino fuori casa sia con sensori interni possono essere tenuti attivi anche mentre noi siamo in casa con i nostri bambini o con i nostri animali. Vengono programmati apposta con sensori in grado di riconoscere e processare le diverse situazioni, per scegliere un buon sistema di allarme in grado di poter essere tenuto acceso di notte durante la nostra presenza e permanenza è importante farsi consigliare da esperti professionisti che ci indirizzeranno sia su soluzioni collegate ai fili elettrici sia su sistemi di antifurto Wifi.
Intanto vi riportiamo un ennesimo fatto di cronaca, molto lontano dalla zona dove operiamo, infatti ci troviamo a Roma dove un malvimente arrestata perché incastrato dalle impronte digitali ha tenuto in ostaggio una donna per diverso tempo minacciandola con una forbice da giardinaggio. Un cosiddetto topo di appartamento che era entrato nella casa dal balcone per rubare. Ecco il fatto che racconta Roma Today.
“Un ladro d’appartamento di 19 anni è stato incastrato dalle impronte digitali. I carabinieri sono arrivati a lui grazie alle tracce lasciate sul luogo del furto. Ad arrestare un giovane ‘topo d’appartamento’ i militari della Compagnia Roma Cassia che lo hanno identificato dopo un colpo messo a segno a metà dello scorso mese di marzo in un appartamento di un’elegante stabile della zona Roma Nord. L’uomo si arrampicò sul balcone insieme ad un complice. I due furono scoperti dalla proprietaria di casa e per sfuggire la minacciarono con delle forbici da giardinaggio, reperite sul balcone, puntandogliele alla gola per costringerla a consegnare loro tutti i soldi e i preziosi di cui era in possesso. La vittima, seppur fortemente provata, riuscì a dare l’allarme al 112 e i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, dopo aver prestato soccorso alla donna – fortemente spaventata ma illesa – si dedicarono in modo scrupoloso al sopralluogo, durante il quale trovarono delle impronte digitali riferibili ai ladri in fuga”.