Risparmio elettricità, riscaldamento e condizionamento, sicurezza privata. Quando si parla di investimento degli italiani per la casa i dati sono chiari, le famiglie vogliono case che producono poche bollette, che siano ben riscaldate (o fresche d’estate) e che siano sicure.
E’ uscito il nuovo rapporto Istat e i dati del rapporto ai consumi sono i seguenti. Le famiglie dichiarano di aver effettuato investimenti sul fronte del risparmio energetico negli ultimi 5 anni: oltre la meta’ (54,1%)per ridurre le spese per l’energia elettrica, il 21,4% per le spese di riscaldamento dell’abitazione, il 15% per il riscaldamento dell’acqua e, infine, il 10% per il condizionamento. Nel corso della presentazione del rapporto (realizzato in collaborazione con l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e il Ministero dello Sviluppo Economico), il presidente dell’Istat Giorgio Alleva, ha fatto notare che occorre sempre maggiore consapevolezza della necessita’ di ripensare il sistema energivoro per adottare un modello di risparmio di energia, con l’opportuna diversificazione delle fonti. I dati raccolti dall’Istat – ha sottolineato – consentiranno un monitoraggio sugli obiettivi del ‘pacchetto clima-energia’.
L’investimento sul fronte della sicurezza è leggermente dimezzato, fino al 2004 le famiglie erano più disposte ad investire su un sistema di allarme per la propria casa. I costi degli impianti di allarme sono dimezzati rispetto al passato, anche perché la concorrenza ha creato molti prodotti innovativi e l’espandersi degli impianti Wifi ha migliorato semplificando l’installazione di un sistema antifurto efficace. Nel nord, la spesa per la difesa da furti in casa ha registrato un notevole aumento, una recente ricerca ha dimostrato come le persone spendino di più in impianti di antifurto e serramenti, questo perché sono notevolmente aumentati i casi di furti in villa e le rapine nei negozi.
[related_post themes=”text”]