Perché gli allarmi sono preferiti rispetto agli antifurti filari?
L’evoluzione e la diffusione dei sistemi di allarme senza fili sono dovute alla crescita e al miglioramento delle ricezioni e dei sistemi wifi, termine che indica la connessione tra elementi via radio. Oggi in commercio si trovano diversi kit di allarme senza fili, la loro installazione risulta facile perché consente di proteggere la nostra casa senza dover rompere muri e usare cavi o linee elettriche. Sicuramente si risparmiano costi e tempo ma non le competenze, costruire un sistema di prevenzione antiscasso e di allarme rimane una specializzazione professionale altamente tecnica e una base di consulenza è sempre importante per poter proteggere al meglio le nostre abitazioni.
Esistono professionisti specializzati nell’installazione di sistemi antifurto wireless, la loro attenzione si rivolge alla qualità delle ricezione via aria dei vari elementi che può essere influenzata dalle frequenze incrociate di altri impianti wifi, questo succede soprattutto se ci troviamo nei pressi di caserme militari, aereoporti o eliporti, ospedali e comunque zone ad altra frequentazione via radio. Una volta che l’installatore ha analizzato la qualità dell’ambiente deciderà sulla base delle esigenze del proprietario come e dove inserire gli elementi che compongono il sistema di allarme senza fili composto principalmente da tre elementi: centralina con ripetitore telefonico incorporato o come elemento esterno, i sensori di rivelamento che vengo installati in punti diversi della casa, il segnalatore audiovisivo, noto anche come “sirena”.
Il compito della centralina è quella di raccogliere i segnali spediti dai sensori che potrebbero includere anche videocamere o altri tipi di segnalatori di presenza e inviare il segnale di attivazione alla sirena contemporaneo ad una chiamata al proprietario e altri contatti associati e memorizzati nella lista del ripetitore telefonico GSM, elemento diventato fondamentale perché permette il tempestivo intervento in caso di furto o intrusione.
Impianto Allarme wireless, da che cosa è composto?
Per proteggere al meglio le nostre case da furti e intrusioni è importante rivolgerci ad imprese specializzate nell’installazione di impianti allarme wireless o collegati alla rete elettrica. I primi si sono diffusi con il miglioramento delle tecnologie e delle ricezioni via radio, tuttavia non è detto che tutti gli spazi e gli ambienti siano idonei all’installazione di questo tipo di antifurto e il tecnico specializzato potrebbe optare per l’installazione elettrica.
Quando il tecnico installatore viene a casa vostra o in qualsiasi ambiente dove deve installare l’antifurto deve valutare se installare un impianto allarme wireless esterno perimetrale o volumetrico e insieme anche un allarme interno. L’antifurto installato al di fuori delle nostre case potrebbe non essere sufficiente ad impedire al ladro di entrare, quindi si deve costruire un sistema integrato e che vede l’agire di quattro elementi fondamentali: la centralina, i sensori, il segnalatore acustico, il ripetitore telefonico GSM che in genere è integrato alla centralina.
Analizzando la funzione proprio della centralina possiamo definirla come il cuore del sistema allarme wireless o via cavo. Cercandola nel web la vedrete spesso rappresentata da un elemento composto da una tastiera e uno schermo con dati. Nella parte posteriore in genere si trovano le aperture per l’inserimento della scheda dati, la Sim per l’invio chiamata ed altri elementi che si differenziano da modello a modello. Posizionare la centralina in maniera strategica è fondamentale, in genere questo strumento di controllo è dotato di elementi antiscasso, invio d’emergenza segnali non sonori, elementi pet friendly e altro che potrebbe causare l’attivazione accidentale. Le moderne centraline allarmi wireless si possono controllare con telecomando e a lunga distanza tramite smartphone e programmi informatici dedicati, anche applicazioni.
Parlando dei sensori ne esistono di diversi tipi sia per l’esterno della casa che per l’interno, un’ulteriore differenza è se questi sono di tipo volumetrico o perimetrale, differenza che vale tanto per l’esterno dell’ambiente da difendere quanto per l’interno. Ad esempio, una barra sensore perimetrale è un elemento che si inserisce all’esterno della casa e serve per proteggere gli ingressi posti su una sola facciata dell’esterno. Creano una campo raggio di controllo sulla parte o l’ingresso da controllare e non è detto che il suo uso si possa limitare al solo esterno, dipende sempre dal tipo di bisogno di difesa che il proprietario ha.